I COMMENTI PADOVA «Quello che approviamo oggi è un progetto che cambia

I COMMENTI PADOVA «Quello che approviamo oggi è un progetto che cambia
I COMMENTIPADOVA «Quello che approviamo oggi è un progetto che cambia il volto di Padova ma allo stesso tempo serve a tutto il nord est e a tutto il Paese per fare un grande...

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I COMMENTI
PADOVA «Quello che approviamo oggi è un progetto che cambia il volto di Padova ma allo stesso tempo serve a tutto il nord est e a tutto il Paese per fare un grande salto di qualità nei trasporti sia passeggeri che merci». È un omaggio in grande stile alla città quello del ministro Paola De Micheli, perchè la eleva a punto di riferimento della strategia nazionale.

Ma visto che la politica ormai si fa per segni ottici immediati la foto di giornata è il saluto fra il sindaco e Zaia, che ormai sembrano aver fatto fronte comune, sul piano delle cose da fare ovviamente, non su quello politico. Così Zaia non ha dimenticato di dire nel suo intervento che la nuova stazione servirà anche «quella piccola cosa che stiamo facendo, il nuovo policlinico internazionale». Circa 700 milioni di euro. Su terreni che il sindaco ha messo a disposizione a Padova est fregandosene se li aveva individuati Bitonci e ottenendo come contropartita il Giustinianeo come nuovo.
ZAIA E GIORDANI
Così quando Zaia afferma: «Basta con i perditempo e con gli studi, facciamo» alludendo all'ex ministro Toninelli «che negava la necessità della Tav» sposa in pieno il pragmatismo giordaniano. «Non mi importa nulla delle sigle politiche, io non sono un politico, cambiare il volto di questa città è il solo scopo che ho. Fa parte dei miei sogni far bella Padova e con i soldi dell'Europa possiamo fare anche l'ospedale». «Questo è governare ed amministrare, adesso servono le risorse per andare avanti e il masterplan che uscirà da questo Protocollo è esattamente quello che ci serve» chiude Zaia.
L'addendum dedica anche un apposito capitolo alla manutenzione del Cavalcavia Borgomagno in cui si stabilisce che diversamente da quanto stabilito in passato, sarà il Comune a progettare e realizzare i lavori necessari. Per la progettazione e i lavori relativi al Cavalcavia Borgomagno è previsto un investimento di 1,8 milioni di euro e il Comune si impegna a completare la progettazione in 120 giorni a partire da oggi. In attesa del nuovo ponte.
I TECNICI
Gianfranco Battisti Ad del Gruppo Fs: «Rfi si occuperà degli aspetti legati all'infrastruttura ferroviaria propedeutica alla nuova linea ad alta velocità che permetterà anche la separazione e razionalizzazione dei flussi tra passeggeri e merci. Fs Sistemi urbani invece si concentrerà sul tema della riqualificazione urbana, un tema sul quale lavoriamo con grande impegno perché intorno alle stazioni noi, come Gruppo, stiamo rivedendo la strategia di integrazione degli ambiti ferroviari all'interno delle città. Qui tutta l'area ex ferroviaria circostante può essere riqualificata pensando anche funzioni legate al turismo e alle esigenze delle decine di migliaia di studenti dell' Università».
Maurizio Gentile ad di Rete Ferroviaria Italiana prosegue: «L'alta velocità arriverà a Padova da Vicenza sul lato sud della stazione, per poi congiungersi con la già esistente linea AV verso Venezia, sul lato nord. Questo comporterà necessariamente la costruzione di una stazione ponte che colleghi l'attuale fabbricato viaggiatori con i binari dell'alta velocità a nord. È possibile che il fascio dei binari dell'alta velocità che oggi arriva sul lato sud debba essere collegato a quelli del lato nord verso Venezia con un tunnel sotterraneo di 900 metri. Nel progetto è compresa anche la fermata di S. Lazzaro e il contributo di Rfi alla manutenzione approfondita del cavalcavia di Borgomagno».
IL MINISTRO

Paola De Micheli: «La mia idea è che le stazioni sono luoghi di vita e non solo di transito. Più sono belle e vivaci e più diventano porta di accesso affascinante alla città. C'è un'idea determinante, per Italia veloce, di intermodalità non solo delle merci ma anche dei passeggeri, che garantirà non solo una migliore qualità della vita a bordo del trasporto, ma garantirà anche un effetto di ricchezza derivata uno studio la quantifica in oltre il 3,5% che è la ricchezza generata dal passaggio dell'alta velocità e dalla presenza delle sue nuove stazioni».
M.G.
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Il Gazzettino