Esoform rinasce: in salvo 15 posti di lavoro su 43

Esoform rinasce: in salvo 15 posti di lavoro su 43
RITORNO IN ATTIVITÀROVIGO Una buona notizia nel poco sereno quadro occupazionale e imprenditoriale polesano arriva dall'ex Ecolab, già Esoform, che torna in attività con il...

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RITORNO IN ATTIVITÀ
ROVIGO Una buona notizia nel poco sereno quadro occupazionale e imprenditoriale polesano arriva dall'ex Ecolab, già Esoform, che torna in attività con il nuovo nome di Esoform, nella produzione di liquidi per lenti a contatto. Amministratore delegato è Romolo Giammarile, già direttore della Divisione Optical della vecchia Esoform. Un ritorno all'antico, che si spera faccia rivivere anche i fasti passati di uno stabilimento d'eccellenza nel settore chimico-farmaceutico, nato nel lontano 1921 per volontà di una pioniera dell'imprenditoria femminile e poi divenuta sotto la guida del commendatore Giulio Cesare Guarniero, nipote della fondatrice Cesarina, di Contarina, un colosso in grado di fornire i propri prodotti a tutti gli ospedali italiani e non solo, diventando leader nazionale nei prodotti per il controllo delle infezioni, per la cura della persona e per la disinfezione di ambienti e superfici.

LA SVOLTA
La svolta arriva dieci mesi dopo l'annuncio della multinazionale con sede in Minnesota Ecolab, il 9 settembre, della volontà irremovibile di chiudere il Plant Rovigo, con l'apertura in tempi rapidissimi della procedura di mobilità per tutti i lavoratori, con parte della produzione rodigina dirottata sullo stabilimento di Pescantina, in provincia di Verona, sempre di proprietà Ecolab e attivo sempre nella produzione di disinfettanti, fagocitato con l'incorporazione del 2017 dei Laboratoires Anios, mentre un'altra fetta ha preso la strada della Francia, verso lo stabilimento della multinazionale a Châlons-en-Champagne.
«Esoform riparte scrive sui social Enrico Rigolin, riferimento della Femca Cisl - Dal primo luglio la ex Ecolab ha cambiato proprietà ed è diventata Esoform srl. Il prossimo 7 luglio siamo già stati convocati in Regione dall'assessore Donazzan per la conclusione della vertenza che aveva visto la multinazionale americana decidere di chiudere lo stabilimento di Rovigo e licenziare tutti i dipendenti. Il ritorno al vecchio nome, che è stato mantenuto così come il logo, ha sinora consentito il mantenimento di una quindicina di posti di lavoro. In Regione saranno presenti i nuovi imprenditori, che avranno modo di esporre in sede istituzionale il loro piano industriale. Si torna a produrre liquido oftalmico».

I 15 lavoratori che conserveranno il posto di lavoro sono la metà della trentina che si trova ancora in cassa integrazione, dei 43 iniziali che lavoravano nello stabilimento per i quali era stata avviata, lo scorso novembre, quando si è fermata l'attività, la Cassa integrazione guadagni straordinaria, scaduta a dicembre, e che a gennaio era stata rinnovata fino a novembre. Dopo l'annuncio di Ecolab della dismissione del polo produttivo di viale del Lavoro, rilevato nel 2011, il timore era stato di perdere non solo una importante realtà produttiva di qualità, ma soprattutto un alto numero di posti di lavoro qualificati. Per questo sono subito scattate mobilitazioni, confronti e trattative. Ed è stato strappato un patto sull'acquisto, ovvero la disponibilità della multinazionale alla cessione del sito. Dopo questa apertura si è lavorato per cercare acquirenti, trovati in una cordata di imprenditori, attivi nel settore dell'ottica, interessati a rilevare lo stabilimento con l'idea di produrre liquido per lenti a contatto, manifestando l'ipotesi di poter riassorbire, nel giro di un anno, circa 15 persone, con interessanti prospettive di sviluppo.
F.Cam.
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Il Gazzettino