E a Rovigo un cast veneto per Beate

E a Rovigo un cast veneto per Beate
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ROVIGO In una cittadina del Nordest, una fabbrica prospera con la produzione e vendita di biancheria intima a brand Veronica, ma la proprietà vuole delocalizzare, lasciando senza lavoro le poche operaie tra le quali la combattiva Armida. Nel vicino Convento del Manto Santo le poche suore, abili nell'antica arte del ricamo e devote alla salma della Beata Armida, rischiano di essere trasferite per presunta inagibilità, dichiarata dal sindaco (anche proprietario di Veronica) per far nascere un resort di lusso. Per reagire, operaie e suore si alleano lanciando una produzione clandestina di lingerie molto ricamata e piuttosto sexy. È una storia al femminile girata principalmente in Polesine quella raccontata in Beate, film d'esordio al cinema del regista Samad Zarmandiliha (dopo tre stagioni dietro la macchina da presa della serie Tv Squadra Antimafia'). La pellicola uscirà nelle sale ad agosto e nelle scene c'è molto Veneto, tra location e interpreti. Beate è una sorta di fiaba sociale interamente ambientata e girata a Rovigo e nella sua provincia, in particolare ad Adria, ma anche a Badia Polesine, Fratta Polesine, Porto Tolle, Lendinara, Porto Viro, Taglio di Po e più in generale nel Parco Regionale del Delta del Po, oggi patrimonio mondiale dell'Unesco. E se la protagonista, nel ruolo di una volitiva e disinibita capo operaia, è Donatella Finocchiaro, il film vede impegnati attori veneti o di origine veneta, a cominciare dai coprotagonisti Maria Roveran e Paolo Pierobon. Dal Veneto vengono anche le altre operaie: Anna Bellato, Orsetta Borghero, Eleonora Panizzo, Cristina Chinaglia e Licia Navarrini, oltre ad Andrea Pennacchi, Francesco Brandi e Chiara Sani. La parte della figlia della protagonista è stata affidata alla giovane vicentina Vittoria Clavello. Il regista ha confessato che l'idea iniziale era di ambientare la storia nel Mezzogiorno, ma poi i paesaggi veneti hanno preso il sopravvento. Zarmandili aveva già conosciuto il Delta del Po in veste di assistente di Carlo Mazzacurati per Vesna va veloce. Prodotto da Dario Formisano per Eskimo, con il contributo del MiBACT e della Regione Veneto, e del Consorzio per lo Sviluppo del Polesine, il film ha goduto del supporto tecnico della Polesine Film Commission.

Giambattista Marchetto
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Il Gazzettino