Doppia rapina con coltello: chiesto il giudizio immediato

Doppia rapina con coltello: chiesto il giudizio immediato
LA DOPPIA VITA DEL SUB PADOVA È stato chiesto dal pubblico ministero Sergio Dini, titolare delle indagini, il giudizio immediato per il croato di 41 anni Ivan Dzaferagic,...

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LA DOPPIA VITA DEL SUB
PADOVA È stato chiesto dal pubblico ministero Sergio Dini, titolare delle indagini, il giudizio immediato per il croato di 41 anni Ivan Dzaferagic, considerato l'autore di due rapine con il coltello la sera dell'11 febbraio. Lo straniero da allora è dietro alle sbarre di una cella del Due Palazzi. Il primo colpo lo ha messo a segno ai danni del negozio cinese Happy shopping di via Tommaseo: il 41enne è entrato come un normale cliente, ha aspettato che il titolare si distraesse poi l'ha preso alle spalle, l'ha spinto e gli ha puntato un coltello serramanico al collo. Quindi ha afferrato il cittadino asiatico per il colletto e l'ha trascinato alla cassa obbligandolo ad aprire il registratore di cassa. In un sacchetto di nylon ha infilato i soldi ed è scappato. Ma alcune ore più tardi, intorno alle 18, è tornato a colpire in via Vicenza. Vittima questa volta è stata una badante di 43 anni, anche lei minacciata con il coltello. Il croato arraffato il bottino è fuggito, ma è stato inseguito dalla donna e da un passante che, vista la rapina, ha chiamato il 112. In pochi minuti sono intervenute due pattuglie dei carabinieri e Ivan Dzaferagic è stato consegnato alla giustizia.

Accompagnato in caserma per ulteriori accertamenti, lo straniero è stato riconosciuto dal titolare del negozio Happy shopping, arrivato dai carabinieri per presentare denuncia. «Quello è l'uomo che mi ha aggredito» ha dichiarato ai militari. I carabinieri hanno anche eseguito altri accertamenti sulle impronte digitali del croato ed è emerso che era destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso nel febbraio 2012 dalla Procura di Venezia, perchè doveva espiare la pena di un anno e sei mesi di reclusione per due rapine commesse nel settembre 2005 a Peseggia in provincia di Venezia.

Durante la convalida dell'arresto, davanti al giudice, Dzaferagic ha confessato di essere l'autore dei due colpi e di essere tossicodipendente, assuntore da vent'anni di eroina. In Croazia assume metadone e lavora come sub, ed è venuto a Padova con il solo obiettivo di acquistare lo stupefacente. Con i soldi provento della prima rapina ha comprato la droga, mentre il denaro della seconda rapina lo avrebbe utilizzato per rientrare in patria. Ma oltre alle testimonianze delle vittime, il 41enne straniero è stato incastrato anche dalle telecamere di videosorveglianza installate all'esterno del negozio cinese Happy shopping di via Tommaseo. Gli occhi elettronici lo hanno immortalato mentre eseguiva il colpo armato di coltello e anche quando è uscito fuggendo con il bottino.
M.A.
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Il Gazzettino