Discarica all'ex Foro boario, indagati i dirigenti comunali

Discarica all'ex Foro boario, indagati i dirigenti comunali
L'INCHIESTAPADOVA Una discarica abusiva scoperta all'interno dell'ex Foro Boario di corso Australia, ha messo nei guai almeno una decina di dirigenti comunali dei settori...

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L'INCHIESTA
PADOVA Una discarica abusiva scoperta all'interno dell'ex Foro Boario di corso Australia, ha messo nei guai almeno una decina di dirigenti comunali dei settori Patrimonio e Lavori pubblici. I colletti bianchi sono stati iscritti nel registro degli indagati dal pubblico ministero Marco Brusegan, titolare delle indagini, per il reato di omessa vigilanza. A scoprire la discarica sono stati i carabinieri della Forestale a seguito di una serie di segnalazioni giunte in Procura.

LE INDAGINI
Gli avvisi di garanzia sono stati consegnati nei giorni scorsi nelle mani di alcuni dirigenti e capi settore che, negli anni, si sono succeduti alla guida dei settori Patrimonio e Lavori pubblici di palazzo Moroni. L'accusa è l'omesso controllo dell'area dell'ex foro Boario che ormai da anni, il Comune ha affidato alla custodia di Zed live. I carabinieri, a seguito di una serie di appostamenti in corso Australia, hanno individuato numerosi camion di una o più imprese edili, pizzicati a scaricare materiali inerti nell'area che di solito durante i concerti, viene utilizzata come parcheggio. Area che avrebbe dovuto essere chiusa e che invece non lo era. Il piazzale è stato anche utilizzato, secondo gli inquirenti, da semplici cittadini per liberarsi dai rifiuti ingombranti come mobili vecchi, elettrodomestici voluminosi e altre cianfrusaglie. Gli inquirenti hanno filmato tutto.
Una cattiva pratica che iniziata diversi anni fa. Insomma, il piazzale sarebbe stato trasformato in una vera e propria discarica a cielo aperto. Una discarica che si trova però all'interno di una proprietà di palazzo Moroni. Dal momento che l'area è di proprietà comunale e che all'interno dello stabile è presente il settore Lavori pubblici, l'indagine - che è tutt'ora in corso ha riguardato le figure apicali dei settori Patrimonio e Lavori pubblici.
L'ANALISI

L'inchiesta potrebbe non essere una buona notizia per Leroy Merlin, che si appresta ad acquisire buona parte dell'ex Foro Boario per realizzare il suo nuovo punto vendita padovano. Le indagini in corso potrebbero rallentare un iter che, fino ad ora, non è stato per nulla rapido e lineare. L'intervento interesserà un'area completamente di proprietà del Comune, in parte destinata a verde pubblico e parte a zona agricola. Viabilità a parte, l'intervento promosso da Leroy Merlin riguarderà tutta l'area di 195 mila metri quadrati, compresa quella del PalaGeox. La multinazionale del fai da te è intenzionata a realizzare un unico grande negozio di 18 mila metri quadrati su un piano, curando il restauro nei minimi dettagli senza aggiungere cubatura. Per i restauri verranno utilizzati solamente materiali ecocompatibili. Non solo. Per ottenere il via libera da palazzo Moroni, la multinazionale francese ha anche dovuto presentare un piano che modifica in maniera significativa tutta la viabilità della zona. Nonostante questo, il progetto continua a causare dei mal di pancia in seno a Coalizione civica. A più riprese, il popolo arancione ha chiesto che all'interno della struttura, negli edifici che rimarranno in carico al Comune, venga realizzato il distretto dell'economia solidale. Il progetto presentato dalla multinazionale francese, però non comprende il fabbricato che dovrebbe ospitare le attività auspicate Coalizione. A oggi nessuno a palazzo Moroni sembra particolarmente intenzionato a mettere in campo un progetto che, per essere realizzato, richiederebbe qualche milione di euro. Una circostanza di cui il popolo arancione è perfettamente conscio e questo non fa che aumentate il malessere nell'ala sinistra della coalizione che sostiene la giunta Giordani.
Alberto Rodighiero
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino