Diciotto mesi all'ex violento per anni di vessazioni

Diciotto mesi all'ex violento per anni di vessazioni
LA SENTENZABELLUNO Un anno e 6 mesi di reclusione oltre al risarcimento do 10mila euro alla ex moglie per l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni. È questa la sentenza...

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LA SENTENZA
BELLUNO Un anno e 6 mesi di reclusione oltre al risarcimento do 10mila euro alla ex moglie per l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni. È questa la sentenza pronunciata ieri mattina in Tribunale a Belluno nel processo che vedeva alla sbarra G.M., 31enne originario di Castellamare di Stabia, ma residente a Belluno. L'uomo era difeso dall'avvocato Enrico Rech. La donna era parte civile con l'avvocato Giorgio Gasperin. A chiedere e ottenere la condanna il pm Sandra Rossi.

La vicenda ricostruita nel processo che si è chiuso ieri mattina è avvenuta in una casa di Belluno dal 2012 al 29 gennaio 2014. È quello il giorno in cui la donna disse basta e denunciò. In quel giorno venne picchiata brutalmente dal marito con calci e pugni. Ne uscì con contusioni, ecchimosi all'occhio, labbro e gambe. Era solo l'ultimo episodio, quello più violento, quello che fece saltare il matrimonio, sfociato in una separazione e in un processo contro l'uomo.
Infatti erano ormai anni che il marito rendeva la vita della donna un vero inferno. Infedeltà coniugali continue a ogni viaggio di lavoro, ma soprattutto insulti e sopraffazioni. «Tu non sei una donna, sei un maiale, non vedi quanto sei grassa? Devi stare zitta perché non capisci nulla». Così si sarebbe rivolto alla compagna della sua vita. E ancora: «Io ho diritto a uscire, mentre tu devi stare a casa. Sei un ippopotamo e non vai da nessuna parte senza la mia autorizzazione». Ma il marito sarebbe andato oltre insultando anche la famiglia di provenienza della donna. «Non devi farmi domande sul mio lavoro o i soldi che spendo e nemmeno sulle relazioni», così diceva alla donna. Secondo l'accusa l'avrebbe percossa, tirato i capelli, presa a schiaffi e spinta. Un quadro agghiacciante ritenuto provato, al termine delle testimonianze ascoltate in aula, dal pm Rossi che ha chiesto la condanna dell'imputato.
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Il Gazzettino