Denunce per maltrattamenti in un anno impennata del 30%

Denunce per maltrattamenti in un anno impennata del 30%
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NUCLEO INVESTIGATIVO
BELLUNO Solo nell'anno appena passato le denunce per maltrattamenti arrivate sul tavolo del Nucleo investigativo del comando provinciale dei Carabinieri sono state circa 120. Un numero in netto aumento rispetto all'anno precedente, il 2017, dove l'asticella oscillava tra 8090 casi. Il dato preciso non è facile da estrapolare visto che nei moduli statistici che si aggiornano automaticamente all'inserimento di una denuncia non compare la casella specifica che classifica separatamente il reato di maltrattamenti, finendo così nel calderone di altri reati.

«Il numero è netto aumento rispetto all'anno precedente - spiega il comandante del Nucleo, maggiore Marco Stabile -. Va comunque tenuto presente che è il nostro dato, ovvero quello che riguarda solo l'Arma dei Carabinieri».
Vero è però che i carabinieri sono il primo sensore sul territorio, grazie alla presenza di molte stazioni che diventano riferimento imprescindibile per la sicurezza della comunità.
LE MOTIVAZIONI
«Detto questo - prosegue Stabile -, resta da capire come mai ci sia stata una crescita così importante».
Siamo diventati più cattivi, oppure le donne stanno imparando a denunciare?
Stabile propende più per la seconda ipotesi, ritenendo che ci sia una maggiore consapevolezza grazie anche ad una potenziata attenzione da parte delle istituzioni di fronte ad un fenomeno da sempre chiuso nelle stanze della vergogna e della paura, sentimenti che spesso hanno frenato, e in parte continuano a frenare, il ricorso alla denuncia.
PUNTA DELL'ICEBERG
«Non dobbiamo però dimenticare - prosegue il maggiore Stabile - che quando una donna arriva da noi è solo perché è arrivata al limite».
Come dire che emerge solo la punta dell'icerberg.
Le indagini, tuttavia, non sempre partono su diretta denuncia della presunta vittima, ma spesso vengono attivate sulla base di segnalazioni dei Servizi sociali che fungono da sensore sul territorio. Anche l'intervento diretto dei militari, spesso chiamati a dirimere liti in famiglia, sono i primi ad intercettare possibili situazioni di disagio o di conflitto.

L'attenzione sul fenomeno maltrattamenti e violenze sessuali, pure queste in aumento con segnalazioni di casi che risalgono anche a parecchi anni prima, resta alta a tutti i livelli. Una condizione che genera fiducia nelle vittime, portandole ad aprirsi con più facilità. E forse è proprio questa la chiave di lettura dei dati in aumento.
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Il Gazzettino