Ciampi, burbero e preparatissimo, si era occupato anche della Pansac

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MILANO - Fernando Ciampi, il giudice ucciso nella sparatoria al Tribunale di Milano, ha svolto la sua carriera di magistrato sempre nel palazzo di giustizia milanese. Nato a...

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MILANO - Fernando Ciampi, il giudice ucciso nella sparatoria al Tribunale di Milano, ha svolto la sua carriera di magistrato sempre nel palazzo di giustizia milanese. Nato a Fontana Rosa, in provincia di Avellino il 18 giugno del 1943, era prossimo alla pensione.

Già a cavallo tra gli anni '70 e '80 era giudice delegato alla sezione fallimentare. In quel periodo, tra l'altro, fu tra i fondatori della rivista 'Il fallimento'. Poi, per lunghi anni è stato all'ottava sezione civile del Tribunale, quella che si occupa di diritto societario, prima come giudice e poi come presidente. Dal 19 giugno al 30 settembre 2009 ha guidato ad interim la sezione fallimentare del Tribunale di Milano che stava attraversando un periodo delicato: era nel pieno dello scandalo che aveva coinvolto il giudice fallimentare Maria Rosaria Grossi, finita sotto accusa dalla procura di Brescia per testata concussione e abuso d'ufficio.
Autore di numerosi testi sul diritto societario e fallimentare, da un paio di anni era passato alla sezione specializzata in materia di impresa per occuparsi di marchi, brevetti, concorrenza sleale e diritto d'autore. Fernando Ciampi era stato anche giudice delegato nel fallimento di Pansac International di Mira perché l'azienda aveva sede legale a Gambarare ma prima era insediata a Milano.
Conosciuto da tutti per il suo rigore, la sua integrità e la sua notevole competenza, era noto anche per la durezza con cui gestiva le udienze al punto essere stato a volte criticato dai professionisti con cui ha avuto a che fare. Professionisti che comunque hanno sempre riconosciuto la sua grande professionalità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino