Carlo NordioLa desecretazione dei verbali del Comitato Tecnico Scientifico, con le relative misure proposte al Governo per affrontare l'emergenza del Coronavirus quando stava...
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La desecretazione dei verbali del Comitato Tecnico Scientifico, con le relative misure proposte al Governo per affrontare l'emergenza del Coronavirus quando stava diffondendosi nel Paese, solleva una serie di problemi sui quali, alla fine, dovrà pur pronunciarsi il Parlamento. Questo perché l'atteggiamento allora tenuto dall'Esecutivo risulta oggi, a dir poco, singolare.
Partiamo dall'inizio, seguendo le date riportate dalle agenzie.
Fase 1. Il 28 Febbraio il Cts comunica che Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna presentano una situazione epidemiologica complessa tale da richiedere la prosecuzione di tutte le misure di contenimento adottate, opportunamente riviste. In pratica, si chiedono misure più restrittive per le tre Regioni dove il virus si sta maggiormente diffondendo. Si noti, incidentalmente, che mentre la Lombardia era stata assai restìa a imporre le rigorose cautele, il Veneto aveva già da settimane avvertito il pericolo, proponendo controlli più attenti sui viaggiatori provenienti dall'Est e in particolare dalla Cina. Come risultato, alcuni esponenti della maggioranza avevano accusato il governatore Zaia di allarmismo e discriminazione razziale.
Fase 2. Lo stesso Cts, il 7 marzo, individua le zone cui applicare le misure di contenimento più rigorose rispetto a quelle da applicarsi nell'intero territorio nazionale: esse sono l'intera Lombardia (...)
Segue a pagina 23
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Il Gazzettino