Caner attacca Manildo «Così blocca il turismo»

Caner attacca Manildo «Così blocca il turismo»
«Per colpa delle liti sulle poltrone portata avanti dal sindaco...

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«Per colpa delle liti sulle poltrone portata avanti dal sindaco Giovanni Manildo, la Provincia di Treviso rischia di buttare alle ortiche due anni di lavoro sulla programmazione turistica e con loro la possibilità di partecipare a dei bandi per le imprese del settore che complessivamente mettono a disposizione 40 milioni di euro. Il suo è un comportamento irresponsabile e vergognoso». É durissimo l'affondo di Federico Caner, assessore regionale al turismo, contro il primo cittadino del capoluogo. Tutto nasce dal mancato avvio dell'Organizzazione di gestione della destinazione della Marca (Ogd). La struttura riunisce quasi tutti i Comuni della provincia e le imprese private che lavorano nel mondo del turismo. Il suo obiettivo è mettere a punto delle strategie condivise per richiamare i visitatori. Ma due anni non sono bastati. E tra venti giorni c'è la scadenza perentoria. L'ultima riunione è andata in scena il 21 marzo. Si dovevano individuare i Comuni da far entrare, a rotazione, nella cabina di regìa. La scelta è caduta su cinque municipi: Treviso, Montebelluna, Asolo, Valdobbiadene e Oderzo. Qui sta l'inghippo. Perché a quanto pare Ca' Sugana avrebbe preferito l'ingresso di Vittorio Veneto al posto di Valdobbiadene. Da allora è tutto bloccato. E adesso bisogna inventarsi qualcosa in meno di tre settimane. «L'Ogd si era dato due anni di tempo per partire. Questo tempo scadrà il 13 luglio. Se non si fa qualcosa entro questa data si butta via tutto e bisogna ripartire da zero -mette in chiaro l'assessore regionale- all'inizio pensavo che pur con qualche discussione politica si venisse a capo in fretta sulla formazione della cabina di regìa. Invece non è stato così». Anche la Camera di Commercio, presente tra i partner privati, non ha nascosto la propria irritazione con Ca' Sugana per questo limbo. «Per colpa delle stupide beghe politiche scatenate da Treviso, il pubblico invece di accompagnare le imprese alla partecipazione ai bandi, le sta frenando -conclude Caner scandendo le parole- e il responsabile di tutto questo ha un nome e un cognome: Giovanni Manildo. É inutile parlare di grandi mostre quando si tiene bloccato il piano strategico per il turismo dell'intera provincia».

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Il Gazzettino