C'è la festa: 120 nuovi alberi

C'è la festa: 120 nuovi alberi
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FELTRE
In occasione della giornata nazionale degli alberi, una pianta per ogni nato del comune nel corso del 2018. Si tratta della seconda edizione di un'iniziativa che quest'anno assume un significato ancora maggiore visti i recenti accadimenti e che anticiperà un percorso partecipativo che la giunta intende fare con la popolazione per analizzare le cause che hanno portato a quell'evento ma anche per capire come ridisegnare e ridare un volto alla città.

FRATELLO ALBERO
L'iniziativa Fratello albero è organizzata dal Comune di Feltre in occasione della giornata nazionale degli alberi. «La denominazione Fratello albero nasce dal fatto che con questo progetto si metteranno a dimora degli alberi, uno per ogni nato, e questo crea una sorta di legame, di fratellanza fra i bambini e il loro albero spiega l'assessore all'ambiente Valter Bonan - L'auspicio è che in futuro ci sia una presa in cura del cittadino del proprio albero». Il primo appuntamento sarà una conferenza che si terrà sabato alle 10 al campus Merlin, per favorire la partecipazione delle scuole, e vedrà quale relatore Pietro Maroè. Si tratta di un arbonauta, una persona che studia, misura e cura le piante oltre che un istruttore di treeclimbing. Il secondo appuntamento si terrà mercoledì 21 novembre alle 10 alla cooperativa Dumia. In questo caso ci sarà la messa a dimora di circa 120 piante, una per ogni nato (128 lo scorso anno). «Abbiamo scelto di collaborare con la Dumia, presieduta da Jacopo Polli, perché ci piace la realtà di una dimensione cooperativa che ha un approccio multifunzionale rispetto ai temi dell'ambiente aggiunge l'assessore -; cooperativa che ha un orto certificato biologico, un frutteto in via di certificazione, che ha avviato l'iter per diventare fattoria didattica e che parallelamente sviluppa un tema sociale». Come spiega l'educatrice Daniela Pizzaia «i nostri ragazzi con problemi di dipendenza, sostanze e alcool, con presenza di patologia psichiatrica si occupano dell'orto di circa due ettari, del frutteto e degli animali della fattoria. Si tratta di attività che per loro sono importanti e questo progetto per noi è veramente positivo». Lavorare la terra è terapeutico per gli utenti in quanto imparano a prendersi cura delle cose. Nel dettaglio della piantumazione di quest'anno, fornite dal vivaio forestale regionale, scende l'operatore del settore richiedenti asilo Simone Selle: Pianteremo una siepe formata da alberi vari ma tipici del nostro territorio come noccioli, noci, sambuchi, susini e ciliegi selvatici, biancospino, corniolo, sorbolo montano».
L'EMERGENZA
Il tema degli alberi è quanto mai attuale in questo periodo. «L'iniziativa quest'anno assume un significato ancora più rilevante alla luce di quanto accaduto sottolinea Bonan - Un evento che ha lasciato una ferita importante nel nostro territorio in quanto molti luoghi della nostra città non sono più riconoscibili. Pensiamo che, tra schianti e abbattimenti, abbiamo avuto circa 800 alberi in meno solo nel contesto urbano».
IL POST EMERGENZA

La città va quindi ridisegnata. «Già da inizio dicembre effettueremo l'apertura di un percorso partecipativo con la cittadinanza per ragionare su quanto accaduto e sulle cause che hanno portato a questo, cambiamenti climatici in primis chiude l'assessore - In un secondo momento invece ragioneremo sul ripristino dei luoghi, con una rigenerazione e riqualificazione della città. Tutto il percorso partecipativo vedrà la presenza di esperti e ricercatori».
Eleonora Scarton
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Il Gazzettino