Bomba e ordigno esca contro la Lega inizia il processo per l'attentato al K3

Bomba e ordigno esca contro la Lega inizia il processo per l'attentato al K3
L'INCHIESTATREVISO L'appuntamento è per questa mattina quando Juan Sorroche Fernandez comparirà di fronte al giudice dell'udienza preliminare di Venezia, Barbara Lancieri....

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L'INCHIESTA
TREVISO L'appuntamento è per questa mattina quando Juan Sorroche Fernandez comparirà di fronte al giudice dell'udienza preliminare di Venezia, Barbara Lancieri. Sorroche, 42 anni, anarchico spagnolo, considerato dai pm veneziani Roberto Terzo e Alessia Tavarnesi come l'uomo che il 12 agosto 2018 ha ideato e piazzato due bombe nella sede della Lega a Villorba, alle porte di Treviso, cospargendo la zona di cartelli con scritto «bomba». Il primo ordigno era scoppiato annerendo l'ingresso della sede del Carroccio nella noncuranza generale, almeno fino al 16 agosto 2018 quando una rivendicazione spedita a due quotidiani e postata sui siti Round Robin e Anarchia aveva acceso la luce sul fatto, rivendicato dalla sigla Cellula Haris Hatzimihelakis/internazionale nera (1881/2018). È stato durante il successivo sopralluogo che la polizia si è accorta all'ultimo di un secondo ordigno, seminascosto sotto le scale in metallo. Per azionarlo, bastava che si inciampasse in un filo in nylon che avrebbe chiuso il circuito facendo saltare in aria la pentola a pressione con i suoi 900 grammi di chiodi e 1,3 chili di esplosivo. Un ordigno definito dalla Scientifica «micidiale» e «in grado di uccidere». Le modalità di costruzione come l'analisi sintattica e tematica delle lettere di rivendicazione, aveva messo gli inquirenti sulla strada diretta a Sorroche. A confermare la pista, le tracce di Dna sui fili della bomba inesplosa di Villorba e sulla busta per una delle rivendicazioni. Sorroche era stato arrestato dopo quattro giorni di pedinamento nei boschi del bresciano.

Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino