Bellettato: «Teatro desolatamente vuoto perché la proposta è scadente»

Bellettato: «Teatro desolatamente vuoto perché la proposta è scadente»
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ADRIA
«Un inizio stagione molto sotto le righe, ma soprattutto sotto le aspettative. Ad un terzo del cammino, il teatro comunale è purtroppo desolatamente vuoto. Le presenze si aggirano attorno ad una media di 330 spettatori, ospiti compresi, in uno spazio che ne può contenere quasi 800, ben distanti dalle 500 presenze medie degli anni scorsi». Tempo di primi bilanci sulla stagione teatrale per Mara Bellettato, ex consigliere comunale con delega alla cultura, in quota Forza Italia Adria. «Dispiace - prosegue - che un momento culturale così importante e tanto atteso dalla cittadinanza sia stato banalizzato da una programmazione lontana dai gusti di un pubblico dal palato fine, abituato da anni da un cartellone che vedeva in scena il top del teatro, quello vero, italiano. Pur sapendo di non avere un budget eccessivo, si è puntato sulla proposta di un numero esagerato di spettacoli, che però hanno inesorabilmente portato ad una diminuzione qualitativa degli stessi. Troppo cabaret di poco spessore, e due soli spettacoli di prosa, di cui uno di teatro amatoriale, niente lirica, niente opera».

SPETTACOLI DELUDENTI
Per l'azzurra, senza nulla togliere agli spettacoli amatoriali, che spesso di buon livello, ma magari non adatti ad un vasto pubblico date le grandi dimensioni del comunale, sarebbe stato più importante puntare sulla qualità e non sulla quantità. »Si è visto sin da subito - prosegue - che il bando non era incentrato su una valutazione artistica qualitativa. Non vi era inoltre riferimento alcuno a spettacoli per le famiglie e per i più giovani, un pubblico che ha registrato negli ultimi anni un trend sempre crescente, al quale andavano fatte proposte adatte. Di conseguenza, la risposta della cittadinanza è stata tiepida, pochissimi gli abbonamenti (200 invece dei 330 delle passate stagioni), e molto pochi i biglietti venduti, soltanto un centinaio ad ogni serata. In questo modo l'amministrazione ha abdicato ad uno dei suoi compiti fondamentali, che è quello di fare cultura».
POCO PUBBLICO
Il teatro ha una grande valenza sociale ed educativa per Bellettato ed è sicuramente un compito difficile fare cultura al giorno d'oggi, ma «l'amministrazione Barbierato - puntualizza- non può continuare a trincerarsi dietro a falsi sorrisi soddisfatti che servono a nascondere un grande insuccesso gestionale politico e nulla più. La scarsa risposta del pubblico significa che è stanco di comici televisivi datati, che non riescono a reggere i grandi spazi del nostro teatro con testi senza spessore e con battute in cui solo i doppi sensi sono il filo conduttore della serata. Così, spettacolo dopo spettacolo, si sta scontentando sempre più la cittadinanza che quest'anno, per incapacità organizzative e scelte discutibili, ha disertato la stagione teatrale dirigendosi altrove».

L'ex consigliera spera che gli errori commessi servano in futuro a far ritornare il teatro punto focale del Basso Polesine, «e non uno specchietto per le allodole di un sindaco che in campagna elettorale ne aveva fatto una bandiera, ma ora sta solo raccogliendone frutti amari. Per lui, ma soprattutto per Adria».
G. Fra.
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Il Gazzettino