Bastonate al night, una condanna Per i titolari il processo continua

Bastonate al night, una condanna Per i titolari il processo continua
IL PROCESSOPORDENONE Quella del 27 settembre 2015 fu una serata movimentata all'ex night Rififi di viale Treviso. Un cliente fu colpito alle gambe e alla schiena con un bastone,...

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IL PROCESSO
PORDENONE Quella del 27 settembre 2015 fu una serata movimentata all'ex night Rififi di viale Treviso. Un cliente fu colpito alle gambe e alla schiena con un bastone, finì in pronto soccorso e fu dimesso con una prognosi di 29 giorni. Di lesioni personali aggravate erano chiamati a rispondere i titolari del locale - Adriano e Alex Marton, padre e figlio di Musile di Piave - e un banconiere di Ormelle, Riccardo Cescon, che occasionalmente andava a dare una mano. Quest'ultimo ha sempre negato coinvolgimenti nell'aggressione, lo aveva ribadito anche durante l'interrogatorio a cui si era sottoposto dopo la chiusura della indagini da parte della Procura. Ieri l'avvocato Giuseppe Muzzupappa ha discusso la sua posizione con un rito abbreviato insistendo sul fatto che il banconiere era estraneo all'aggressione. Il giudice Alberto Rossi ha condannato Cescon a 4 mesi (pena sospesa) e stralciato la posizione dei Marton, che verrà giudicata con rito ordinario.

La vittima, che ha revocato la costituzione di parte civile, era andata al Rififi e aveva chiesto da bere. Era già alterato dall'abuso di alcolici e Cescon si era rifiutato di servirlo. Ne era nata una lite. «I titolari cacciarono il cliente dal locale perchè era molesto e insultava il mio cliente - ha ricordato l'avvocato Muzzupappa - Cescon è capitato in mezzo, ma non ha mai usato il bastone o colpito la vittima». Il 15 maggio si torna in aula per definire la posizione dei titolari dell'ex Rififi.
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Il Gazzettino