Bancarotta, l'impresario Caporello a processo

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L'INCHIESTA PADOVA Bancarotta per distrazione. Un altro guaio...

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L'INCHIESTA

PADOVA Bancarotta per distrazione. Un altro guaio giudiziario per l'impresario edile Andrea Caporello, già protagonista dell'inchiesta e poi del processo nell'ambito dell'affare Pantano, la gestione inquinata degli appalti pubblici nel Comune, nell'Ater e nella Provincia di Padova, come nell'Ater di Venezia. Il giudice dell'udienza preliminare Mariella Fino ha accolto la richiesta del rinvio a giudizio del pubblico ministero Marco Peraro. L'imprenditore va davanti ai giudici per rispondere dii bancarotta per distrazione (valore 260 mila euro) della ditta Global Restauri srl con un unico socio, dichiarata fallita il 2 agosto 2017. Inoltre l'imputato deve anche rispondere di bancarotta documentale perché avrebbe omesso la tenuta dei libri e delle altre scritture contabili a partire dal 2016 e così non era stato possibile ricostruire bene il movimento degli affari. Andrea Caporello è difeso dall'avvocato Ernesto De Toni. Caporello avrebbe effettuato pagamenti per oltre 100 mila euro registrati nel conto anticipi verso il fornitore ditta Caporello Andrea, se stesso, quindi nel 2014 altri 89 mila euro poi ancora 15 mila avrebbero avuto la stessa destinazione. Poi sarebbero stati da lui contabilizzati nel conto danaro in cassa altri 59 mila euro poi trasferiti alla voce crediti diversi. Caporello, già condannato in primo grado dal tribunale a 1 anno, 11 mesi e 14 giorni nel febbraio dell'anno scorso in quanto si sarebbe accaparrato lavori pubblici tramite un meccanismo inquinato, grazie a favori di dirigenti e funzionari. Secondo la pubblica accusa c'era un pantano, un sistema marcio. Da una parte un manipolo di imprenditori indicavano a funzionari e dirigenti delle Pubbliche amministrazioni chi invitare a gare o a trattative private, reclamavano informazioni sui ribassi da praticare e creavano un cartello per spartirsi i lavori. Dall'altra pubblici ufficiali, in cambio dei favori resi, pretendevano regalìe come piccoli lavori in casa, viaggi e tangenti.

L.L.
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Il Gazzettino