Arpav, Provincia e imprese: nasce il patto anti burocrazia

Arpav, Provincia e imprese: nasce il patto anti burocrazia
L'AMBIENTETREVISO Unindustria, Arpav e Provincia. Seduti tutti allo stesso tavolo per interpretare le leggi sulla sostenibilità ambientale ed energetica, spesso molto complesse,...

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L'AMBIENTE
TREVISO Unindustria, Arpav e Provincia. Seduti tutti allo stesso tavolo per interpretare le leggi sulla sostenibilità ambientale ed energetica, spesso molto complesse, in modo che le oltre 2.200 imprese del trevigiano sappiano subito come muoversi, senza dover navigare a vista e senza troppi lacci di natura burocratica. È quanto previsto dal nuovo accordo triennale siglato ieri al Sant'Artemio da Maria Cristina Piovesana (Unindustria Treviso), Loris Tomiato (Arpav) e Stefano Marcon (Provincia). «Il tavolo di confronto permetterà di semplificare la vita alle imprese: come Unindustria rappresentiamo oltre 2.200 aziende per 13 settori merceologici spiega Piovesana . L'approfondimento legislativo è fondamentale. E' sempre meglio prevenire che curare. Allo stesso tempo abbiamo chiesto un coordinamento tra i vari enti che intervengono sui medesimi temi».

PIÙ COORDINAMENTO
Non accadrà più che un'impresa venga sottoposta a più controlli nel giro di pochi giorni, magari sulle stesse cose. Il nuovo tavolo a tre si inserisce nel progetto di Unindustria Treviso Imprese e Pa - Alleati per competere, avviato nel 2015, che ha visto già la sottoscrizione di 13 accordi con enti e istituti pubblici per definire nuove modalità nei procedimenti amministrativi, con meno oneri e adempimenti burocratici, che rendano le pratiche in questione più rapide e snelle. Un nuovo modello di relazione tra pubblico e privato, quindi, per trovare soluzioni innovative nelle diverse materie. Quelle relative all'ambiente e l'energia sono tra le più complesse. Proprio tale complessità, alla base della tutela di suolo, acqua, aria, rumore, richiede sforzi interpretativi e la necessità per le imprese di confrontarsi con più enti pubblici di riferimento, con il rischio di interpretazioni della normativa non sempre univoci.
I CAMBIAMENTI

Grazie all'accordo siglato ieri tale rischio dovrebbe essere azzerato. La competitività delle imprese trevigiane potrà così migliorare. «Nel cambiamento culturale ed economico che ci investe precisa Marcon la competitività, la sostenibilità e la capacità di dare risposte in termini di servizi alla collettività, riguardano sia la pubblica amministrazione, che il comparto produttivo. Solo l'impegno corale, le prospettive comuni e la volontà condivisa, possono essere formule di buone pratiche a vantaggio di tutti e di ciascuno per la ripresa tanto agognata». «Nuove relazioni condivisione di prospettive e interpretazioni normative, così come azioni univoche del mondo produttivo e ispettivo tira le fila Tomiato sono la vera collaborazione che dà il volto alla prevenzione e riduce i margini all'aspetto sanzionatorio e repressivo».
Mauro Favaro
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Il Gazzettino