Animali, riparte la sfida regolamento «Rivedremo anche le colonie feline»

Animali, riparte la sfida regolamento «Rivedremo anche le colonie feline»
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FAUNA
UDINE Un regolamento ad hoc per la tutela degli animali e una revisione delle colonie feline esistenti sul territorio comunale. Claudia Basaldella, consigliera delegata dal sindaco Pietro Fontanini per il benessere degli animali, ha già in mente alcuni progetti per il referato di competenza. «Sto incontrando le varie associazioni che si occupano dei quattro zampe spiega -, e prossimamente andrò anche a visitare il canile. Approfondirò la questione con la dirigente dell'ufficio, per vedere se è possibile fare un regolamento ad hoc per il benessere degli animali, come fanno altri Comuni, dato che noi, ad ora, abbiamo come riferimenti solo le normative nazionali e regionali». Ritorna quindi sul tavolo, la questione delle norme a livello comunale, che è stata più volte al centro del dibattito negli ultimi 10 anni dell'amministrazione Honsell, prima con l'assessore Lorenzo Croattini, il cui testo, considerato troppo restrittivo, fu bloccato dalla minoranza in commissione, poi con il suo successore, Cinzia Del Torre, senza però che si riuscisse a trovare la quadra (la necessità di un regolamento è balzata alle cronache ogni volta che il circo faceva tappa in città, ad esempio).

Nel capoluogo friulano, quindi, il riferimento normativo è sostanzialmente la legge regionale del 2012, poi aggiornata anche col regolamento sugli animali di affezione del 2015, che prevede una serie di regole che i proprietari dei quattro zampe devono rispettare: dalle uscite giornaliere per i cani, al divieto di usare la catena, dal diritto di accedere ai mezzi pubblici e alle spiagge libere, alla possibilità per gli animali domestici di entrare negli esercizi pubblici e commerciali (se il titolare del locale non vuole a Udine i casi sono solo una trentina -, deve comunicarlo al Comune ed esporre il divieto in negozio in modo ben visibile). Oltre al regolamento, la consigliere Basaldella vuole prendere in mano anche la questione delle colonie feline sul territorio udinese: «Sono 217 spiega la delegata -, ed è necessario vedere se sono ancora tutte operative». Palazzo D'Aronco, infatti, come ogni Municipio, deve provvedere al censimento e alla registrazione delle colonie feline, alla mappatura delle aree in cui vivono questi gatti, alla cura della loro salute e delle condizioni di sopravvivenza, alla loro sterilizzazione (in occasione della quale i gatti vengono anche microchippati), nonché alla nomina di un volontario responsabile della colonia. Nel 2014, il Comune aveva sterilizzato, assieme all'Azienda Sanitaria, 190 gatti afferenti alle colonie cittadine, scesi a 120 nel 2016 e circa altrettanti nel 2017.
Al.Pi.
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Il Gazzettino