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PORDENONE - L’ipotesi che si affaccia sempre più in maniera concreta e che vede il Friuli Venezia Giulia scivolare verso la zona gialla è di nuovo un incubo per ristoratori, bariti, esercenti e commercianti. Tanto più ora che la “macchina” per l’organizzazione delle vendite e degli eventi per il Natale si è messa in moto. «Se quasi dopo due anni siamo di nuovo a dover attendere con ansia il venerdì le decisioni del ministero su cosa potrebbe accadere il lunedì successivo allora significa che qualcosa non ha funzionato», allarga le braccia Fabio Cadamuro, barista e responsabile della categoria per l’Ascom Confcommercio pordenonese. E di zona gialla non ne vuole nemmeno sentire parlare per scaramanzia Antonella Popolizio, negoziante del centro cittadino e rappresentati dei negozi di abbigliamento e della filiera che aderiscono a Federmoda. «Nuove restrizioni e limitazioni nel mese di dicembre sarebbero davvero un disastro, non vogliamo nemmeno pensarci. «Dopo tutto quello che è stato fatto - sottolinea la commerciante che è anche vicepresidente di Ascom provinciale -, dopo i vaccini, dopo che anche durante l’estate, quando pareva tutto finito, abbiamo sempre continuato a osservare le norme dentro i negozi con mascherine, igienizzazione e rispetto delle distanze. Anche ora che è arrivato il freddo lavoriamo con le porte dei negozi aperte. Speriamo - è l’auspicio - si trovino soluzioni diverse».
ESERCENTI ESASPERATI
L’ingresso in zona gialla comporterebbe misure dirette solo per una parte del commercio.
IL RIGORE PER UN ANNO
«In giugno e in luglio non avrei mai pensato - confessa Fabio Cadamuro - di ritrovarmi a metà novembre a dover rischiare di nuovo le restrizioni. Abbiamo supportto la campagna di vaccinazione, osservato sempre tutte le regole. E dopo quasi due anni siamo daccapo, non è possibile. Speriamo solo in un miglioramento dei dati e possibili soluzioni, magari per le aree messe peggio, che salvaguardino le zone dove la situazione è migliore. Altrimenti stavolta sarà davvero dura» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino