Zona bianca da oggi per Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise: cosa cambia

Ieri sera, alle 23 in punto, il Friuli Venezia Giulia è entrato nella sua ultima notte di coprifuoco. La prima era stata quella del 6 novembre, quando la regione aveva...

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Ieri sera, alle 23 in punto, il Friuli Venezia Giulia è entrato nella sua ultima notte di coprifuoco. La prima era stata quella del 6 novembre, quando la regione aveva preso confidenza con una delle misure più dure e contestate di tutta la pandemia. Ma da oggi basta. Stasera ogni cittadino potrà prendere la macchina alle 23, spostarsi dove vuole, con chi vuole, fino all'alba se lo ritiene. È il primo vero effetto tangibile della zona bianca, che proprio da oggi colora il Friuli Venezia Giulia inaugurando la risalita dal baratro del Covid.

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Zona bianca: cosa cambia


Fine della zona gialla, da oggi si può fare tutto con moderazione e prudenza, riprendendo le parole del presidente Massimiliano Fedriga. Mascherina e distanziamento ci faranno ancora compagnia, ma erano sette mesi che non ci si poteva spostare in totale libertà. Il Fvg è tra le prime tre regioni ad abbracciare la zona bianca, con Sardegna e Molise. Sarà un test visto con interesse in tutta Italia, per capire se l'accelerazione verso la riapertura totale avrà o meno effetti sulla curva epidemica. Sino ad ora, con l'Italia in giallo, non è stato così. Hanno vinto i vaccini. Da oggi non cadrà solo il divieto di circolazione a partire dalle 22. Ci sono molte altre cose che si potranno fare di nuovo. Mangiare al ristorante o bere al bar al chiuso, ad esempio. Vedremo come nel dettaglio. E ancora, nuotare in una piscina al coperto, piazzare una scommessa in una sala dedicata, mettere il gettone in un videogioco in una sala giochi. A Lignano tornerà - ma solo da metà giugno per motivi organizzativi - il luna park. In Friuli, ad esempio, riapriranno le porte 88 sale slot, quattro bingo e 102 agenzie di scommesse. Tornano anche i ricevimenti di nozze, ma con il green pass, cioè con vaccino, tampone negativo o certificato di guarigione dal Covid.

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Fedriga: fare ancora attenzione

«Dobbiamo prendere questa opportunità di riapertura di attività lavorative ed economiche, però con l'attenzione dovuta e con la prospettiva di continuare una campagna vaccinale poderosa, perché non potremo permetterci, non solo per il Friuli Venezia Giulia e ma anche per il Paese, di trovarci a settembre nella situazione dell'anno scorso». Lo ha detto il presidente del Fvg e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ai microfoni di Radio 24, parlando dell'ingresso del Friuli Venezia Giulia da oggi in zona bianca. «Il mio territorio - ha ricordato - è stato molto colpito sicuramente a marzo, cioè tra la seconda e la terza ondata. Oggi invece vedo una situazione in netto miglioramento, con un abbassamento di contagi rilevante dovuto sicuramente alla campagna vaccinale, altrettanto credo a una situazione che nella bella stagione come l'altro anno vede diminuire i contagi. Quindi dobbiamo prendere questa opportunità - ha ribadito - però anche con l'attenzione dovuta».

 

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Nuove regole


Ogni attività sarà regolamentata dalle linee guida concordate dalla Conferenza delle Regioni con il governo. Si parte dai ristoranti e dai bar. Non è un liberi tutti, perché se è vero che si potrà mangiare all'interno o prendere un caffè al banco, lo è altrettanto il fatto che di limiti ce ne saranno ancora. I locali dovranno definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio. Non possono essere continuativamente presenti all'interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere. Restano le distanze tra i tavoli ma non c'è più il limite delle quattro persone per seduta. Tornano le tavolate e in tutta la regione è già boom di prenotazioni, anche in settimana. Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l'ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali. Per quanto riguarda le piscine al chiuso, ok alle docce e agli spogliatoi, ma con distanza di almeno due metri tra le postazioni. Gli indumenti dovranno sempre essere riposti nelle borse. Per quanto riguarda le vasche idromassaggio, lo spazio dev'essere di quattro metri quadri d'acqua a persona. Se non sono disponibili, la vasca può essere utilizzata da un solo utente. Le piscine gonfiabili invece restano ancora vietate: troppo difficile disinfettarle. Proibito anche il gioco in acqua, si può solo nuotare. Dei matrimoni si è già detto, mentre per i parchi divertimento resta il distanziamento, anche a bordo delle attrazioni come le giostre. Nelle sale giochi, oltre alla distanza, bisogna disinfettare gli strumenti di gioco. Mascherina sempre su, per giocare a carte la disinfezione dev'essere frequente. Gli oggetti che non possono essere disinfettati sono vietati.

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Andare oltre confine


In Fvg riapre tutto, ma se si vuole passare una giornata in Austria o in Slovenia, anche da vaccinati al rientro serve un tampone negativo. Un tema che a breve sarà portato anche in Parlamento e su cui ieri ha insistito il gruppo di Sinistra Italiana. «Un controsenso dichiara Emanuel Oian della segreteria regionale di Sinistra Italiana - che denota il permanere di uno scarso interesse della politica regionale e nazionale verso i cittadini delle aree confinarie, già duramente colpiti dalla chiusura dei confini», E si chiede che a pagare i test sia la Regione.

Matrimoni, nessuna cerimonia prima del 15 giugno

«Nonostante la zona bianca, in Fvg la necessità del green pass, ovvero l'attestazione di avvenuta vaccinazione, guarigione o tampone negativo, di fatto ha reso impossibile l'organizzazione di matrimoni prima del 15 giugno»: lo ha affermato Stefania Vismara, presidente dell'associazione "Insieme per il wedding". «Ci sono state dichiarazioni contraddittorie anche a livello politico - ha aggiunto - che hanno ingenerato dubbi, facendo pensare che da stamani ci sarebbe stata piena libertà e che si sarebbero formate code di sposi. Nulla di tutto ciò: posso assicurare che il settore sta attendendo con ansia la scadenza di metà mese perché dopo aver aspettato così tanto tempo, nessuno intende rischiare sanzioni rispetto a cerimonie in cui non si rispetti scrupolosamente ogni dettaglio delle disposizioni di legge». 

 

A Pordenone gelaterie piene

Un clima finalmente estivo e la zona bianca scattata stamani hanno portato al "pienone2 delle gelaterie del Pordenonese: «Un boom quasi inatteso - fanno sapere i referenti del comparto provinciale -: fin dalla mattina, i clienti hanno voluto riscoprire quelle prelibatezze che potevano assaporare soltanto in modalità da passeggio e asporto. Vederli finalmente seduti ai tavolini ci ha aperto il cuore». Anche il piacere del caffè al bancone è stato riscoperto da tanti pordenonesi: «C'era talmente l'abitudine al bicchiere di carta che quasi ci sbagliavamo anche noi - ammettono i titolari di alcuni pubblici esercizi -: rispetto al pre-Covid, i clienti tendono a fermarsi qualche istante di più come volessero assaporare la ritrovata libertà. Una cosa fa veramente onore a tutti: appena terminata la consumazione, alzano nuovamente la mascherina per rispettare l'ultima misura rimasta in vigore».

 

 

 

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Il Gazzettino