Luca Zaia in diretta oggi: Covid, l'incidenza in Veneto è di 2,13%. «Entriamo in una fase stagionale critica: c'è il rischio di un aumento contagi»

Il presidente della Regione dà le ultime notizie sull'andamento della pandemia da Coronavirus. Si parla anche di test sierologico, Rsa e terza dose di vaccino

Luca Zaia in diretta
Luca Zaia torna in diretta, stavolta da palazzo Balbi, sede della Regione Veneto. Il presidente, oltre a fornire i dati del bollettino odierno con contagi e vittime del Covid,...

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Luca Zaia torna in diretta, stavolta da palazzo Balbi, sede della Regione Veneto. Il presidente, oltre a fornire i dati del bollettino odierno con contagi e vittime del Covid, aggiorna sulla situazione della pandemia nella nostra regione. La situazione negli ospedali «regge», ha assicurato il governatore, ma l'attenzione deve essere sempre alta: «Entriamo in una fase stagionale critica: c'è il rischio di un aumento contagi». Massima attenzione, quindi, e uso delle mascherine. Il presidente è poi tornato sul tema del test sierologico: chiedendo al Governo di valutare seriamente di poter dare accesso ai cittadini alle analisi per capire quanti anticorpi contro il Coronavirus abbiano sviluppato, in previsione della terza dose di vaccino. E nelle Rsa del Veneto è già oltre il 70% la somministrazione della terza dose agli aventi diritto.

Zaia in diretta

 

Il bollettino Covid in Veneto

7milioni di tamponi molecolari e quasi 9 milioni di rapidi fatti ad oggi. Sono 336 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore nella nostra regione. 11.003 gli attualmente postivi in Veneto. L'incidenza del virus in Veneto è di 2,13% (perché c'è il cluster di Coselve con 64 anziani). La situazione negli ospedali: ci sono 257 pazienti ricoverati, 39 in terapia intensiva e  218 pazienti in area non critica. Una vittima del Covid nelle ultime 24 ore. Terapie domiciliari: 481mila pazienti in Veneto si sono curati a casa e le terapie domiciliari le decide il medico. Ci sono persone che hanno danni anche da long covid, conosco persone che zoppicano per il Covid, altre che hanno insufficienza respiratoria.

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Epidemia in Veneto

«Stiamo entrando in una fase critica dal punto di vista stagionale, con il virus influenzale che ha spesso gli stessi sintomi del Covid (Coronavirus e influenza: come distinguere i sintomi? GUARDA QUI), l'umidità che fa da aerosol naturale e le basse temperature: tutto giova alla diffuzione del virus. Se non usiamo la mascherina aumentiamo la diffusione del contagio, oggi la situazione è sotto controllo dal punto di vista ospedaliero grazie all'effetto del vaccino - ha spiegato Zaia -, abbiamo l'84% dei veneti che si sono vaccinati o hanno intrapreso il percorso vaccinale. Stiamo raschiando il fondo del barile, c'è una quota di chi non può vaccinarsi ma c'è anche una quota di chi non si vuole vaccinare. Il virsu è presente, siamo in pandemia, lo screening serve, abbiamo potenziato la macchina dei tamponi, arriviamo a oltre 100mila test al giorno, il che aumenta l'incidenza ma è fondamentale».

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Ospedali e terza dose

I contagi stanno subendo un incremento, ma in Veneto gli ospedali non presentano criticità. «Ieri e questa mattina abbiamo fatto una riunione con i direttori degli ospedali e l'assessore Lanzarin, ne viene fuori una situazione di tenuta del comparto ospedaliero, nonostante gli incrementi di contagi. Inoltre c'è chi dice "non preoccuparti, tanto sono vaccinato": la vaccinazione non è una azione disinfettante, ma serve ad attenuare gli effetti della malattia o attenuare il rischio di contagio - ha precisato Zaia -. Dobbiamo metterci del nostro nell'autotutela e quella di comunità, il rischio è la diffusione del contagio».

Vaccino antinfluenzale: si può fare in farmacia

«Oggi iniziano le vaccinazioni con l'antinfluenzale che si può fare insieme a quella Covid, voglio ricordarlo, e chiedo ai cittadini, soprattuto gli over di valutare di vaccinarsi per chi non lo abbia già fatto». L'antinfluenzale si potrà fare anche nei punti vaccinali, anche le farmacie possono farlo, quello a libero mercato: per chi lo acquista e se lo può fare direttamente in farmacia». 

Case di riposo

«Abbiamo parlato nella riunione anche della terza dose: gli aventi titolo ad averla nelle Rsa l'hanno già avuta per oltre il 70% (110mila terze dosi fatte ad oggi)». «Su 30mila ospiti delle case di riposo, ad oggi abbiamo 98 positivi: sono tutti asintomatici o pauci sintomatici», ha sottolineato l'assessore Manuela Lanzarin.

Test sierologico: bisogna ragionarci

«Resto convinto del fatto che un ragionamento a livello nazionale vada fatto per quanto riguarda il test sierologico che verifica la carica anticorpale che un cittadino ha - Zaia è tornato a battere un tasto ben noto - . Se si può fare un'analisi anticorpale di massa e se ha senso farlo sono due domande alle quali bisogna dare risposta. C'è confusione sulla terza dose? Io pongo una questione di civiltà, i cittadini si chiedono se abbiano o meno anticorpi a sufficienza. La risposta deve essere di natura scientifica».

Fedriga contro i no Green pass

Massimiliano Fedriga è andato giù duro contro i no vax e no Green pass: «Basta idiozie dai no vax, non mi fate paura», quale è l'opinione del governatore del Veneto Zaia? «Il presidente si è trovato di fronte a un cluster dopo le manifestazioni, lascia l'amaro in bocca perché hanno manifestato senza mascherine. Questo è il risultato: un cluster con un centinaio di persone. Manifestazioni vietate fino al 31 dicembre dal sindaco Di Piazza: queste sono decisioni che prende l'amministratore di una città che ha il polso della situazione», ha spiegato Zaia. Cosa ne pensa il governatore di quelli che sono favorevoli al Green pass e al vaccino e sono stufi, soprattutto i negozianti, ai cortei che impediscono loro di lavorare? «Li comprendo fino in fondo, ho visto alcuni commercianti intervistati che dicono "è l'ennesimo sabato che sono costretto ad abbassare le serrande"».

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La visita di Bolsonaro ad Anguillara

Il discusso tour del presidente del Brasile in Veneto e la cittadinanza onoraria, cosa ne pensa Zaia? «Il mio coinvolgimento risale a un mese fa, quando mi hanno annunciato questa visita, ho risposto che non ci sarei stato perché sarei dovuto essere via. Stiamo parlando della visita di un capo di Stato, piaccia o non piaccia, e ha tutte le connotazioni di una visita privata. Inoltre non siamo noi chiamati a celebrare i processi, a prescindere da come la si pensi, soprattutto quando si tratta di questioni di altri Paesi. Ho trovato poco edificante lo spettacolo che si è dato ieri. Uno può protestare ma quando si arriva a quei livelli penso ci sia poco da giustificare. Non esprimo il mio parere sulla cittadinanza data, ma prendo atto del fatto che gli sia stata attribuita».

 

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Il Gazzettino