Assalto ai campi con il mais Ogm "assolti" gli attivisti di Greenpeace

Gli attivisti di Greenpeace a Vivaro il 30 luglio 2010
PORDENONE - Si è concluso oggi con una sentenza di non punibilità il processo contro 23 attivisti di Greenpeace che il 30 luglio 2010 erano intervenuti per impedire...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORDENONE - Si è concluso oggi con una sentenza di non punibilità il processo contro 23 attivisti di Greenpeace che il 30 luglio 2010 erano intervenuti per impedire coltivazioni di mais Ogm a Pordenone.




Nel gennaio 2012 il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pordenone aveva emesso un decreto penale di condanna nei confronti di 23 attivisti per oltre 86 mila euro. A tale decreto Greenpeace si era opposta.



«La decisione con cui è finito il processo - dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia - riconosce la legittimità del nostro intervento per impedire la contaminazione causata dalle coltivazioni illegali di mais Ogm. Questa sentenza è un'ulteriore sconfitta del fallimentare modello di agricoltura industriale di cui gli Ogm sono un emblema e un'ulteriore spinta a investire seriamente in pratiche agricole sostenibili». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino