TREVISO - Dietro quel bancone di legno, tra vernici e preparati, si è fatta la storia d'Italia. Cinque generazioni di artigiani, alchimisti del colore e oggi guru del...
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VIGILI DEL FUOCO
«Ma i Vasconetto hanno anche fondato i vigili del fuoco di Treviso: noi non siamo mai stati qui per vendere, lavorare e vivere. Il nostro è un concetto di appartenenza alla città». Grazie ai buoni uffici del trisavolo carbonaro, Vasconetto diventò fornitore ufficiale della casa reale. «Qui si producevano patine, cere, patine. Qui è nato il cosiddetto verde Treviso, un colore particolarissimo che viene usato per i balconi ma anche per affreschi e gli interni». Molti i clienti illustri: uno su tutti Mario Del Monaco, aspirante pittore e celebre tenore.
TEMPI MODERNI
«Un tempo vendevamo smalti, pitture vernici, ma ora le persone non portano più questi pesi e non acquistano centro. Siamo specializzati in prodotti di pulizia della casa: teniamo prodotti di nicchia. I materiali per le belle arti, un tempo nostro core businness, non funzionano più. Per fortuna, le persone apprezzano la nicchia e soprattutto il consiglio che possiamo offrire». Il loro regno è il centro storico, dalla piccola vetrina hanno visto la città crescere e modificarsi. «Abbiamo anche pensato di trasferirci, la banca ci aveva offerto la possibilità di andare a Fiera e di acquistare i nostri locali - prosegue Vasconetto - ma alla fine mio padre decise di rimanere: siamo un locale storico, il nostro posto è qui». Oggi anche il centro storico si adegua i tempi: la pedonalizzazione è una realtà. «La Ztl oggi non è in discussione. Quello che noi abbiamo criticato di Manildo è stata l'assenza di contraddittorio. Non hanno mai collaborato con noi. Oggi invece la nuova amministrazione ci sta ascoltando e sta agendo in condivisione. È molto diverso, per questo siamo contenti dell'operato della Giunta Conte». Quale il futuro delle botteghe storiche? «Nel Nord Europa il Comune sostiene i negozi storici contribuendo all'affitto. Noi non chiediamo contributi ma facilitazione nel poter lavorare: bisogna ripopolar eil centro storico, la gente deve tornare a vivere il cuore della città». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino