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VALDOBBIADENE - Centinaia di puntine sparse lungo tutta la strada che porta a Pianezze, in zona Valdobbiadene. Questo quanto amaramente scoperto sabato mattina, verso le ore 11, da oltre una decina di ciclisti amatoriali che si sono dovuti improvvisamente rimboccare le maniche per cercare di sistemare le loro camere d'aria bucate a causa dell'insensato gesto di ignoti.
LA STORIA
«Sabato mattina ero fuori con alcuni amici per una escursione in bici tra i colli trevigiani racconta Samuele Gomiero, ciclista della U.C. Castagnole - Siamo partiti da Paese, per poi arrivare a Combai e da lì in poi abbiamo iniziato ad affrontare come di consueto l'ascesa a Pianezze. Salendo verso il 3° tornante, però, abbiamo cominciato a notare sempre più ciclisti fermi a bordo strada con le ruote bucate perché la sede stradale era stata completamente disseminata di pericolose puntine per almeno 500 metri, fino al parcheggio della sede dell'Avis». «E' la prima volta che mi capita di vedere qualcosa del genere in zona - continua Gomiero - Un conto è forare in salita, un altro è se accade in discesa.
LA PROVA
La scatolina che contiene le puntine, inoltre, è stata poi abbandonata in strada, in bella vista, a mo' di messaggio: «Chi ha compiuto il gesto - aggiunge Gomiero - ha inviato a tutti noi un messaggio chiaro: vederci passare in zona provoca fastidio. A prescindere dalle sue ragioni, però, un comportamento del genere rischia di compromettere seriamente la vita di noi cicloamatori. Rimango dunque allibito e preoccupato per l'ennesimo gesto volto in maniera palese a danneggiarci come categoria di sportivi». «Quanto segnalato oggi dai ciclisti è un gesto davvero ignorante e criminale - osserva il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese - Chi lo ha commesso non ha evidentemente idea delle gravissime conseguenze che avrebbe potuto provocare un comportamento simile, per di più nei confronti di chi scende da Pianezze». Il sindaco è rammaricato e si scusa con «gli amanti delle due ruote. Nel pomeriggio, appena avuta notizia dell'accaduto, abbiamo comunque inviato la polizia locale e, quindi, i cicloamatori possono stare certi che faremo tutte le verifiche del caso per cercare di dare un'identità a chi ha commesso questo gesto del tutto condannabile. Nessuno, infatti, può sentirsi proprietario di una strada e mettere così a rischio l'incolumità pubblica» conclude il primo cittadino.
Il Gazzettino