Vacanze estive, dopo lo choc da Coronavirus i turisti scelgono la montagna

TURISMO Nel desolante panorama della ripartenza, la montagna sta registrando più attenzione (Foto di rottonara da Pixabay)
PORDENONE - Nel difficile panorama della ripartenza del turismo che sta per affrontare forse l'estate più difficile di sempre c'è un raggio di sole che...

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PORDENONE - Nel difficile panorama della ripartenza del turismo che sta per affrontare forse l'estate più difficile di sempre c'è un raggio di sole che splende in montagna. Sembrano essere infatti gli agriturismo, i rifugi in quota, le baite e i sentieri i luoghi più gettonati per i prossimi due mesi. La montagna della vallate pordenonesi - vista come meta di turismo sicuro - potrebbe dunque vivere una stagione di rilancio. E su questo fronte le istituzioni - Comuni, Consorzi e Promotur - stanno lavorando da qualche tempo. L'obiettivo è reingegnerizzare il prodotto turistico: dinamismo, flessibilità, pragmaticità sono le parole chiave, con le quali dare risposte efficaci alla nuova domanda che si sta generando e ai profili dei nuovi turisti. E per farlo è necessario fare squadra. Con un doppio sguardo quello alle specialità locali che presentano un'offerta vasta e articolata e quello di cercare risorse anche nei Fondi europei. Ma serve percorrere anche la strada degli interventi strutturali importanti per favorire investimenti, infrastrutture e viabilità che sicuramente possono essere di vantaggio anche per il settore turistico. Senza trascurare l'urgente necessità di avere in tempi rapidi misure di sostegno e linee guida.

Sul territorio - tra Comuni, enti turistici, Regione, ma anche categorie economico-produttive - sta maturando una riflessione che dovrà condurre a un progetto in tempi abbastanza rapidi.

L'obiettivo è quello di strutturare un sistema capace di ottimizzare a vantaggio di tutta l'area alcuni grandi elementi attrattori del territorio, come ad esempio la Diga del Vajont. Attorno a questi siti attrattori si possono fare girare molte altre iniziative che il territorio esprime: festival culturali, enogastronomici, Cammino di San Cristoforo, Strada del vino e dei sapori, città d'arte, siti Unesco, Palù del Livenza e Dolomiti friulane, i Borghi più belli d'Italia. Tra le risorse su cui puntare in questa nuova ottica, il Cammino di San Cristoforo (un percorso di pellegrinaggio tra Spilimbergo e Caneva) è uno dei progetti su cui il territorio punterà di più. Poiché va nella direzione di un Patto di rilancio del territorio pordenonese: un progetto che anche il Nip, nucleo industriale strategico dell'area pordenonese (non solo sta supportando con azioni specifiche il comparto industriale) ma in linea con la nuova missione che l'ente si è dato, sostiene lo sviluppo territoriale a più ampio raggio, investendo in azioni di marketing territoriale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino