Università di Padova. Stretta sugli incentivi per gli studenti extra Ue: infiamma la polemica

Il Cda ha stabilito nuove regole sul pagamento delle rette, lo scopo è allinearsi con gli altri Paesi. Ma l'Udu protesta

Palazzo Bo (foto d'archivio)
PADOVA - Nessuno sconto per gli studenti stranieri extra Ue iscritti all'università di Padova: a partire dal prossimo anno i nuovi immatricolati pagheranno la retta per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - Nessuno sconto per gli studenti stranieri extra Ue iscritti all'università di Padova: a partire dal prossimo anno i nuovi immatricolati pagheranno la retta per intero, come se rientrassero nella fascia Isee più alta, senza possibilità di avere riduzioni. La differenza sarà considerevole: passeranno da una contribuzione annua che si aggirava, di media, intorno ai 300 euro a circa 2.500 euro l'anno di tasse. Lo ha stabilito ieri il Consiglio di Amministrazione del Bo, approvando una delibera che definisce le nuove regole.

I numeri

La politica dell'ateneo patavino, negli ultimi anni, era stata proprio quella, all'opposto, di incentivare il più possibile l'iscrizione di studenti stranieri, che fino a pochi anni fa erano un numero molto ridotto. Oggi i ragazzi in arrivo dall'estero sono passati da circa 500 a 2.300. E l'ateneo ha deciso di dare una stretta sugli incentivi, per tante ragioni. La prima, chiaramente indicata nella delibera, è che la situazione economica dei giovani stranieri è difficile da definire. E questo sia perché vengono da paesi dove il sistema fiscale è radicalmente diverso da quello italiano, sia perché, a parità di reddito, le condizioni di vita possono variare molto. In secondo luogo, il principio per cui l'università pubblica può agevolare gli studenti meno abbienti si lega alla partecipazione diretta dello studente e della sua famiglia al finanziamento della formazione, in qualità di contribuente. Va da sé che gli studenti internazionali pagano le tasse nel paese di residenza e quindi non contribuiscono al finanziamento dell'istruzione in Italia. Per questo, nella maggior parte dei paesi, gli studenti stranieri non accedono ad agevolazioni. In Italia non c'è una norma generale, ogni ateneo è libero di regolamentare la questione come ritiene più opportuno. E il Bo, lascia intendere il testo della delibera, vuole allinearsi a quella che è la tradizione non solo all'estero, ma anche nel resto del nostro Paese. A partire dal Veneto. Pertanto, dal prossimo anno le cifre per chi desidera studiare a Padova da paesi extra Ue saranno ben diverse: 2.341 per i corsi di area umanistica, 2.434 per i corsi di area scientifica e 2.756 per Scienze della Formazione Primaria.

L'Udu

Faranno eccezione solo i giovani in arrivo da paesi dove la povertà è particolarmente grave e diffusa, elencati in una lista definita dal Decreto Ministeriale dell'8 aprile 2022. Netta la posizione degli studenti: «Personalmente mi sono astenuta - spiega Anna Tesi, consigliera in Cda per l'Udu - sappiamo bene che il sistema attuale non è perfetto ma si passa da un estremo all'altro. Speravamo in una via di mezzo ma non abbiamo colto la volontà di trovarla». Sempre ieri il Cda ha approvato anche il budget per lo borse di studio, pari a 7,4 milioni. Una cifra che il sindacato studentesco reputa del tutto insufficiente. «I fondi necessari a garantire a tutti gli idonei la borsa di studio - continua Testi - sono 15 milioni, ovvero pari al doppio di quello che UniPd ha stanziato. A peggiorare la situazione la risposta della Regione Veneto, che con il Decreto 875/2022 va a dividere gli stanziamenti per le borse di studio, specificando così che il 70% della copertura finanziaria va allo studente di anni successivi al primo e il restante 30% alle matricole, il cui 5% riservato alle matricole internazionali».

Gli alloggi

Buone notizie invece per quanto riguarda i posti letto: a breve (entro dicembre) se ne aggiungeranno 125, divisi tra via Minio (Arcella), via Gattamelata e un immobile a Vicenza. Nel dettaglio, l'edificio in via Minio dispone ora di 23 posti letto ma potrà arrivare a 38 in seguito alla ristrutturazione prevista qualora il Miur dovesse concedere il finanziamento necessario e già richiesto.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino