Una mostra per non vedenti con le bizzarre e rare teste di Franz Xavier

Le “teste di carattere” di Franz Xavier Messerschmidt a Gorizia
GORIZIA - In tutto il mondo ne restano appena 38. Di dodici, delle cinquanta realizzate nel Settecento, si sono perse le tracce. Quelle arrivate a noi sono esposte in musei...

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GORIZIA - In tutto il mondo ne restano appena 38. Di dodici, delle cinquanta realizzate nel Settecento, si sono perse le tracce. Quelle arrivate a noi sono esposte in musei di rilevanza mondiale, come il Louvre di Parigi, il Victoria e Albert Museum di Londra, il Paul Getty di Los Angeles, il Belvedere di Vienna, la Liebieghaus Skulpturensammlung di Francoforte. In Italia ce ne sono appena due, conservate nel palazzo-museo della Fondazione Coronini-Cronberg, a Gorizia. Sono le “teste di carattere” di Franz Xavier Messerschmidt, scolpite negli ultimi anni di vita dell’eccentrico scultore tedesco, che immaginò una serie di cento busti ispirati ad altrettante smorfie: Messerschmidt - che riproduceva le storture del volto guardandosi allo specchio - ne realizzò soltanto 69, e di appena 38 di queste si conoscono con certezza le sorti.


Uno spazio espositivo permanente
La Fondazione Coronini Cronberg ha inaugurato uno spazio espositivo permanente dedicato alle due teste di carattere acquistate negli anni Trenta dal conte Guglielmo Coronini: identificate dagli studiosi come Variante della semplicità di spirito più grande e Variante di un intenso odore, con riferimento ai titoli di due opere molto simili incluse nel gruppo di quelle esposte nel 1793, le due teste goriziane erano invece state chiamate dal conte Guglielmo lo Starnuto e l’Uomo che guarda il sole. Le mostre a New York, Vienna, Parigi, Los Angeles. Negli ultimi anni l’interesse nei confronti di Franz Xavier Messerschmidt è stato oggetto di una crescita esponenziale, testimoniata anche dalle numerose esposizioni monografiche che gli sono state dedicate nell’ultimo decennio: nel 2002 alla Galleria del Belvedere di Vienna, nel 2006 a Francoforte, di nuovo a Vienna nel 2008; a New York nel 2010, al Louvre di Parigi nel 2011; al Paul Getty Museum di Los Angeles nel 2012. Questo interesse, incentrato principalmente su quelle che sono state chiamate “teste di carattere”, ovvero la serie di busti che presenta una straordinaria varietà di smorfie ed espressioni facciali che costituiscono la parte più importante e originale della sua produzione, è cresciuto progressivamente a partire dalla fine dell’Ottocento, quando le opere di Messerschmidt, dopo essere stata  lungo considerate più una bizzarria e una curiosità, hanno cominciato a essere oggetto di innumerevoli studi e tentativi di interpretazione. Queste opere che ancora oggi colpiscono, incuriosiscono e affascinano con la loro modernità e la loro forza espressiva costituiscono ancora un mistero.

Il primo allestimento pensato per ipovedenti

Il nuovo allestimento delle opere di Messerschmidt nel Palazzo Coronini prevede anche la riproduzione in 3D a grandezza naturale delle due "Teste di carattere" dello scultore austriaco, per l'esplorazione tattile da parte di visitatori con disabilità visiva. La realizzazione coincide con la prima tappa del progetto Gorizia contatto della Sezione goriziana di Italia Nostra. Si tratta del progetto di un sistema integrato di accessibilità al patrimonio storico e culturale della città da parte di soggetti non vedenti e ipovedenti. Partendo dalla Fondazione Coronini sarà creato un itinerario che coinvolgerà la Sinagoga, il Palazzo Attems, il Castello, il Museo della Guerra e il Museo della Moda, la Chiesa di Sant'Ignazio. Il progetto, avviato in collaborazione con la Sezione di Gorizia dell'Unione Italiana Ciechi e con 'Istituto Regionale Rittmeyer di Trieste, si rivolge ai cittadini goriziani con minorazione visiva, ma si propone anche di inserire Gorizia in un circuito molto più ampio di turismo sostenibile e socialmente sensibile. Oltre all'installazione di riproduzioni in 3D, di mappe tattili e di targhe con didascalie in braille, sarà parte integrante del progetto l'organizzazione di una giornata di studio per guide turistiche e operatori museali, dedicata alle problematiche legate all'accoglienza di visitatori non vedenti.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino