Linda portata via dalla leucemia a 15 anni: «E' stato un calvario»

Linda Sant
CONEGLIANO - La sua lotta per la vita e contro la leucemia era nota anche a Papa Francesco, al quale monsignor Fausto Scapin aveva consegnato nel corso di un'udienza la...

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CONEGLIANO - La sua lotta per la vita e contro la leucemia era nota anche a Papa Francesco, al quale monsignor Fausto Scapin aveva consegnato nel corso di un'udienza la lettera scritta di suo pugno da Linda Sant, la 15enne che se n'è andata in punta di piedi mercoledì dopo avere lottato per tre anni e mezzo contro la malattia che ne ha piegato la resistenza.




Orfana da alcuni anni di papà Gabriele, Linda era un'adolescente «vivace, sportiva e piena di vita, che ha lasciato il segno in tutti». Così la ricordano i familiari, a partire da mamma Barbara che spiegano gli amici dei Sant le ha saputo trasmettere i valori più alti, a partire dall'umanità e il rispetto. Il viaggio verso l'età adulta di Linda subì una brusca frenata tre anni fa, quando una febbriciattola persistente si rivelò la spia di una malattia tremenda come la leucemia. 

 

IL CALVARIO Subito curata nel reparto di onco-ematologia pediatrica dell'ospedale di Padova, venne sottoposta a terapie innovative seguite dal trapianto di midollo osseo, eseguito con successo. I tre anni successivi sono stati un calvario tra rigetto, infezioni e supplizi dovuti alle pesanti terapie. Una croce portata, ricordano familiari e amici, «con estrema determinazione e voglia di farcela, e soprattutto con un'umanità che ha colpito e coinvolto gli operatori sanitari e le persone che l'hanno conosciuta».


LA LETTERA Della storia di Linda, che abitava a Susegana, si è interessato l'anno scorso anche il Papa, al quale monsignor Scapin, parroco emerito di Parè alla quale la giovane era molto legata, recapitò una lettera scritta da Linda. Il contenuto della missiva è noto solo alla sua autrice e al Pontefice, che garantì preghiere e pensieri per la ragazza che nel frattempo si era iscritta al Liceo artistico Munari di Vittorio Veneto dopo avere terminato con profitto le medie alla scuola Brustolon. Una serie di infezioni iniziata a maggio fu l'anticamera dell'ingresso in terapia intensiva a fine agosto, sempre affiancata da mamma Barbara che adesso la piange insieme all'altro figlio Davide, fratello maggiore di Linda e studente universitario di infermieristica, a nonno Bruno, a zia Maria e alle innumerevoli persone che l'hanno amata. E tanto amore Linda ha saputo dare non solo ai suoi cari ma anche agli animali (nell'epigrafe è ritratta mentre coccola un gatto): le offerte raccolte saranno devolute alla Lega anti vivisezione (Lav), nonché all'associazione internazionale Dynamo Camp, che assiste i bambini malati oncologici. Il funerale sarà celebrato oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di Parè, dove ieri sera è stato recitato il rosario.


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Il Gazzettino