Ex bersagliere in malattia: «Sono infermo», ma poi lavorava al bar

Ex bersagliere in malattia: «Sono infermo», ma poi lavorava al bar
PORDENONE - La lombosciatalgia non gli impediva di frequentare gli amici, viaggiare e lavorare la sera in un bar. E non lo costringeva nemmeno a sottoporsi a terapie. Ex...

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PORDENONE - La lombosciatalgia non gli impediva di frequentare gli amici, viaggiare e lavorare la sera in un bar. E non lo costringeva nemmeno a sottoporsi a terapie. Ex bersagliere dell’11° Reggimento di Orcenico Superiore con il grado di caporal maggiore, originario del Sud, per la sua falsa malattia ha già patteggiato quattro mesi di reclusione militare. Simulazione di infermità, diserzione e truffa militare pluriaggravata sono le accuse giudicate dal Tribunale militare di Verona nel 2010. Adesso è arrivata la sentenza della Corte dei conti del Friuli Venezia Giulia che lo condanna a risarcire all’Esercito 21.156 euro, a tanto ammontano gli emolumenti percepiti indebitamente.




Secondo i giudici contabili, l’ex bersagliere ha procurato un ingiusto danno erariale. A nulla è valsa la memoria presentava dal caporal maggiore per precisare che non ha lasciato l’esercito perché «smascherato dalle indagini penali», come afferma la Procura, ma perché le sue condizioni di salute non gli avrebbero permesso di fare il soldato. L’uomo chiedeva pertanto che l’importo dovuto fosse ricalcolato e limitato ai giorni di assenza per i quali c’è la prova che ingannava l’amministrazione militare.



I giudici sono stati inflessibili. Le assenze erano giustificate da certificati medici per lombosciatalgia o discopatia, eppure l’ex bersagliere è stato visto guidare e lavare l’auto, frequentare amici e lavorare in locali pubblici. I periodi contestati vanno dal 25 marzo al 17 ottobre 2007; il 5 dicembre, allo scadere di una licenza ordinaria, non rientrava in servizio restando assente ingiustificato fino al 13 gennaio 2008; il 19 febbraio, dopo una licenza, è rimasto assente ingiustificato fino al 14 ottobre 2008; il 31 ottobre 2008, alla fine di una licenza di convalescenza, non è rientrato in servizio restando assente fino al 4 gennaio 2009, data in cui si è congedato. La somma da restituire all’amministrazione militare, come avviene in questi casi, dovrà essere rivalutata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino