Truffarono 40 milioni di euro ai risparmiatori: il reato è prescritto

La mente della Gd Consulting, Addis Melaiu
BELLUNO - Tutti i reati sono prescritti: Addis Melaiu, 44 anni di Milano, considerato la "mente" dell’organizzazione del caso Gd Consulting è un uomo...

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BELLUNO - Tutti i reati sono prescritti: Addis Melaiu, 44 anni di Milano, considerato la "mente" dell’organizzazione del caso Gd Consulting è un uomo libero. Non ha nessun conto aperto con la giustizia italiana: può girare tranquillamente nel nostro paese, dove ora abita, a Milano (e dove gli conviene stare visto che in Svizzera ha il procedimento in corso e rischierebbe guai).

Una beffa per le centinaia di risparmiatori che avevano affidato alla finanziaria Gd Consulting i loro soldi per investimenti "garantiti". La sentenza è arrivata nel terzo grado di giudizio in Cassazione a Roma dove erano ricorsi di difensori degli imputati, condannati in Appello: per tutti è stata dichiarata la prescrizione dei reati. Non erano molti i responsabili ancora nei guai, visto che già in secondo grado si era prescritta l’accusa di associazione a delinquere e erano rimasti solo i reati finanziari: oltre a Addis Melaiu che aveva preso 3 anni e 6 mesi di reclusione (erano 8 anni in primo grado) c’erano i condannati a 8 mesi, Denis Danieli, Emanuela Deola, Fausto Dolci, Luigi Sansonne, Alessandro Suanno, Franco Todeschini e Paolo Zanchi. A rappresentarli i loro avvocati tra i quali il feltrino Luciano Licini per Alessandro Suanno, che era il segretario della Gd. I legali delle difese hanno rappresentato come ormai fosse intervenuta la prescrizione per tutte le accuse. E i calcoli tornano, lo conferma la sentenza della Corte: per lo sciopero degli avvocati era stato calcolato che la prescrizione scattava il 4 novembre 2016. Nel frattempo però c’è stata un’udienza tecnica in cui era stato incaricato un perito per le trascrizioni: il processo si estingueva il 3 settembre 2016. Era già prescritto quindi alla data fissata per l’udienza, il 14 ottobre. 

Resta valido comunque il diritto delle parti civili di essere risarcite. Una "vittoria di Pirro", però, visto che soldi per il risarcimento non ce ne sono. E si parla di 40milioni di euro di danni per le centinaia di parti civili.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino