Trova 3.000 euro, diventa "matto" per restituirli alla legittima proprietaria

Trova 3.000 euro, diventa "matto" per restituirli alla legittima proprietaria
UDINE - Si dice che viviamo in tempi cupi e senza valori, ma ogni tanto arriva qualche bella notizia in grado di mostrare che, nonostante tutto, ci sono ancora persone che credono...

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UDINE - Si dice che viviamo in tempi cupi e senza valori, ma ogni tanto arriva qualche bella notizia in grado di mostrare che, nonostante tutto, ci sono ancora persone che credono fermamente nell'onestà. Lo ha dimostrato un cittadino udinese che ha ritrovato in casa sua 3mila euro in contanti e ha fatto di tutto per restituirli alla legittima proprietaria. 

I soldi, infatti, appartenevano ad una signora che era stata in servizio da lui per molti anni e che poi si era spostata a lavorare altrove. Il residente, una volta rinvenute le banconote e capito chi le avesse dimenticate, ha cercato in tutti i modi di contattare la smemorata (che si immagina in preda alla disperazione una volta accortasi della sua dimenticanza), ma non c'è stato nulla da fare: non è riuscito a ritrovarla. Qualcuno, magari, a questo punto si sarebbe sentito giustificato a intascare il malloppo, dopo i tentativi falliti di restituzione, ma lui no: il 26 ottobre scorso, si è rivolto all'ufficio oggetti smarriti del Comune, gestito dalla polizia locale, chiedendo che provassero loro a rintracciarla. Ed è stato accontentato: gli uffici infatti sono riusciti a trovare e a contattare la legittima proprietaria, che ha quindi potuto rientrare in possesso dei 3mila euro (temporaneamente già versati alla Tesoreria comunale), tirando un sospiro di sollievo.


Per quanto si tratti di una storia a lieto fine, è anche un evento abbastanza unico: di solito, infatti, sono rari i ritrovamenti di denaro, soprattutto con cifre così alte, e, anche se all'ufficio oggetti smarriti arrivano diversi portafogli, contengono di solito soltanto i documenti, o perché sono stati rubati e gettati via vuoti, o perché qualcuno, con meno senso civico del signore protagonista della vicenda, si è intascato i contanti. La maggior parte degli oggetti che vengono persi non hanno un consistente valore economico: a farla da padroni sono i mazzi di chiavi; le biciclette (spesso senza una ruota); zaini e borsette (l'anno scorso sono stati ritrovati un trolley contenente tre tablet e un libro religioso e una borsa di stoffa con 29 audiocassette); occhiali (da sole e da vista); piccoli gioielli come anelli o braccialetti (ma anche una fede, finora non reclamata); portafogli e moltissimi telefonini. Recentemente, però, sono anche stati rinvenuti disegni e progetti della Cattedrale dell'Assunta e una scatola di attrezzi da giardino, una mazza in ferro e legno da demolizione edile e una stampante portatile. Gli oggetti rinvenuti rimangono in giacenza per un anno e due domeniche consecutive e se nessuno ne reclama la proprietà vengono tenuti in custodia fino all'indizione dell'asta pubblica.


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Il Gazzettino