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ROVIGO - Ora che è stata decisa la nuova collocazione del Tribunale, ossia nella doppia sede di via Verdi e nell’ex questura di via Donatoni, la palla sul fronte dell’urbanistica e della viabilità passa al Comune.
Il sindaco Edoardo Gaffeo mai ha nascosto i dubbi relativi al trasferimento del palazzo di Giustizia nell’area dell’ex questura, abbandonata dalla sede della Polizia per ragioni non solo di spazio, ma anche di viabilità. Ci si trova, infatti nel cuore antico della città, in una zona con la viabilità tipica dei centri storici, scandita da vicoli e strade strette a senso unico, dove, non a caso, l’attuale amministrazione aveva in programma di realizzare un’area pedonale, in particolare nella zona intorno al Duomo, prossima alla sistemazione con i fondi di un vecchio Piruea nel quale è prevista anche la riqualificazione dei portici di via Badaloni.
«Avevamo ricevuto il mandato dal consiglio comunale di chiedere il mantenimento del Palazzo di Giustizia in centro e l’impegno è stato mantenuto - spiega il vice sindaco Roberto Tovo che ha partecipato al tavolo in prefettura al posto del primo cittadino, assente per motivi di salute - siamo pertanto soddisfatti per questo importante risultato. Per quanto riguarda il progetto e le possibili varianti urbanistiche che saranno eventualmente necessarie per realizzare il nuovo Tribunale, se ne parlerà appena sarà possibile visionare il progetto del ministero. In caso, infatti, ci fosse bisogno di una variante al piano urbanistico, la decisione spetterà al consiglio comunale».
IMPATTO SUL TRAFFICO
«Sicuramente il Palazzo di Giustizia in centro avrà un impatto rilevante sulla viabilità della città - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto - il nuovo piano del traffico dovrà tenere conto della presenza del Tribunale in via Donatoni. In quell’area sono infatti previste delle zone a traffico limitato. C’è poi la questione della viabilità di via Sacro cuore: anche in quella zona il traffico verrà intensificato, così come all’altezza del semaforo della circonvallazione. Ecco perché sarà importante studiare bene i flussi del traffico in previsione dell’arrivo del Tribunale, per creare meno disagi possibili».
Va meglio sul fronte dei parcheggi che nell’area non mancano di certo.
CANTIERI INVADENTI
Proprio sul fronte cantieri, potrebbero sorgere fin da subito rilevanti disagi per la viabilità del centro e per i residenti. A preoccupare chi lavora e vive in centro è proprio il futuro cantiere per la realizzazione del nuovo Tribunale. I cittadini e i residenti della zona dovranno infatti convivere per anni con i mezzi pesanti impegnati nella riqualificazione nell’ex questura collocata in un punto della città non proprio semplice da raggiungere da veicoli di grandi dimensioni.
A parte i disagi sul fronte della viabilità di questa parte di centro, c’è anche chi può pensare al futuro col sorriso, anche se visti i tempi di realizzazione, è su una scala a lungo termine. I commercianti e i proprietari di immobili della zona di via Badaloni e via Sacro cuore non nascondono l’entusiasmo per l’arrivo del Tribunale, una possibilità di rinascita per le attività presenti, destinate a subire un conseguente incremento di affari.
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Il Gazzettino