Sperona i carabinieri all'alt e fugge a 180 all'ora: condannato a 2 anni

Sperona i carabinieri all'alt e fugge a 180 all'ora: condannato a 2 anni
VEDELAGO - «Quella bicicletta l'ho rubata io e poi l'ho caricata sulla mia auto», la confessione dell'indagato ha radicalmente cambiato le carte in tavola....

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VEDELAGO - «Quella bicicletta l'ho rubata io e poi l'ho caricata sulla mia auto», la confessione dell'indagato ha radicalmente cambiato le carte in tavola. E nonostante i sospetti, seppure non suffragati da prove, della Procura, al giudice non è rimasto che modificare le contestazioni mosse all'imputato Maichel Orlando, 42 anni, giostraio, di Istrana. «Non era una ricettazione ma un meno grave furto di una bicicletta», il giudice Piera De Stefani, pur mantenendo intatte le rimanenti contestazioni di resistenza e lesioni ai carabinieri di Vedelago, guida senza patente e sotto i fiumi dell'alcol, ha inflitto un anno e 10 mesi al giostraio Maichel Orlando, 42 anni, di Istrana. Ha infatti accolto in parte le argomentazioni degli avvocati difensori Andrea Zambon e Francesco Murgia, mentre il pm Barbara Sabbatini aveva proposto la condanna di Orlando a 4 anni e sei mesi di carcere. Noto alle cronache come lo stalker di avvocatesse, farmaciste e infermiere (telefonate oscene nel cuore della notte e proposte indecenti), ma anche come l'esibizionista seriale, a fine aprile 2019 Orlando era stato arrestato, dopo un rocambolesco inseguimento a oltre 180 orari sulla Castellana

 

, quando per sfuggire ai carabinieri di Vedelago ne fece di tutti i colori, arrivando a speronare un'auto dei militari, ferendone due tra i quali il comandante Francesco Bianco.


Il giudice ha invece disposto, come chiesto dalla Procura, il sequestro dell'auto del giostraio, e ha concesso gli arresti domiciliari, attenuando la misura restrittiva, come proposto dagli avvocati difensori. POMERIGGIO DI PAURA Il 42enne stava viaggiando da Castelfranco verso Istrana, dove abita, con la propria Peugeot 208 Gt quando incappò in un posto di blocco a Fossalunga. Annebbiato dall'alcol Orlando, sapendo di essere senza patente (stava studiando per riaverla) e temendo il sequestro dell'auto anche perché aveva una bici rubata nel bagagliaio, decise di accelerare, scappando a tutto gas. Una fuga a una velocità folle che terminò in tangenziale, seminando il panico lungo la Castellana. Fece infatti a pezzi gli specchietti di varie auto, evitando d'un soffio scontri frontali che avrebbero, vista la velocità, causato una strage. Solo all'altezza della rotonda del McDonald's, con una manovra a tenaglia, i carabinieri riuscirono a bloccarlo, ma il 42enne, prima di arrendersi, pensò bene di speronare una Gazzella, ferendo due militari. LA GIUSTIFICAZIONE Sbolliti i fumi dell'alcol Orlando cerco di giustificarsi. «Ero senza patente e sapevo di aver alzato il gomito - dice davanti al giudice Angelo Mascolo nell'interrogatorio di garanzia - quindi mi sarebbe stata sequestrata la Peugeot. Per me sarebbe stata una sciagura. Così ho tentato la fuga. Il giudice preso atto delle parole del giostraio, ma convalidò l'arresto disponendo la misura cautelare in carcere. Ora Orlando sta scontando la pena ai domiciliari, ma la sua amata Peugeot 208 Gt andrà comunque all'asta. Ro © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino