OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TREVISO - C'è un aumento dei contagi. E purtroppo aumentano anche i ricoveri in ospedale di pazienti anziani che si sono vaccinati ormai diversi mesi fa, all'inizio della campagna, e che ora vengono colpiti dal Covid. In questi casi la protezione si sta esaurendo. E l'Usl lancia un appello a tutti i trevigiani con più di 60 anni: «Fate la terza dose». L'importante è che siano passati sei mesi dall'ultima iniezione.
LA CONFERMA
La triste conferma arriva anche dagli ultimi due lutti: due trevigiani con più di 80 anni, già costretti a convivere con altri problemi di salute, che si erano vaccinati a marzo rispettivamente con AstraZeneca e Pfizer, hanno perso la vita dopo il contagio. «Purtroppo può capitare - dice Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl - con il passare del tempo l'immunità decade ed emergono anche altre difficoltà riguardanti situazioni con pluri-patologie». Ad oggi sono 37 i pazienti Covid positivi ricoverati negli ospedali della Marca. «Il 10% è vaccinato.
IL BOLLETTINO
Il tasso medio provinciale è arrivato a 42 casi a settimana per 100mila abitanti. Due casi in più rispetto all'ultimo rilevamento. Le positività sono cresciute in particolare nel distretto di Asolo (52; +4) e in quello di Treviso Sud (40; +2). Attualmente la media è di 53 contagi al giorno nel trevigiano. «C'è un aumento, anche se lieve», sottolinea Benazzi. Nel frattempo prosegue la campagna vaccinale anti-Covid. La copertura con cicli completi tra chi ha più di 12 anni è arrivata a quota 80,4%. Ma le prime dosi sono in calo: ieri ne sono state fatte 517. Metà rispetto al boom registrato subito dopo l'introduzione del Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori. E le terze dosi non decollano. «Non procedono così velocemente come pensavamo è la valutazione del direttore generale anche se il numero complessivo non è male». Nelle ultime 24 ore sono state somministrate 726 terze dosi. Comprese quelle per il personale sanitario. Ieri, 26 ottobre, si è sottoposta al richiamo aggiuntivo anche Samanta Grossi, presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Treviso. «Ho fatto la terza dose con grande senso di responsabilità», specifica. Per quanto riguarda il richiamo aggiuntivo su chi ha fatto J&J (monodose), invece, si stanno aspettando indicazioni dal ministero e dall'Aifa. L'idea è di somministrarlo a due mesi dalla prima, e al momento unica, iniezione. Quando arriverà il via libera, si potrà procedere immediatamente.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino