Terme, il turismo non decolla, pochi clienti per il ponte del 1. maggio. «Ma riapriamo al 90%»

Terme, il turismo non decolla, pochi clienti per il ponte del 1. maggio. «Ma riapriamo al 90%»
ABANO/MONTEGROTTO  - Soddisfazione a metà, per gli albergatori del bacino termale euganeo. Se da un lato il tanto atteso passaggio da oggi in zona gialla fa tirare un...

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ABANO/MONTEGROTTO  - Soddisfazione a metà, per gli albergatori del bacino termale euganeo. Se da un lato il tanto atteso passaggio da oggi in zona gialla fa tirare un sospiro di sollievo agli imprenditori del comparto, dall'altro molte restano le critiche a un provvedimento governativo che non accoglie totalmente le richieste del settore. Insomma, si poteva fare di più. E per il ponte del Primo Maggio le prenotazioni sono ancora molto poche.


«La scelta di anticipare la riapertura, originariamente fissata per il 30 aprile, è senz'altro positiva dichiara il direttore di Federalberghi Abano e Montegrotto Marco Gottardo -. Parecchi, però, restano i punti in ombra. A partire dalla tanto discussa questione del coprifuoco. Il suo inizio alle 22 rappresenta un depotenziamento anche per le nostre attività. Per non parlare delle limitazioni nella fruizione delle piscine. Infine, va espressa la nostra vicinanza ai titolari di ristoranti ed esercizi pubblici continua Gottardo -. I vincoli cui continuano a essere sottoposti, oltre ad avere per loro pesanti conseguenze economiche, si riflettono anche sull'operatività delle nostre strutture che, anche per questo motivo, risultano comunque meno attrattive. Nel turismo, comparto principale e indotto sono profondamente interconnessi. Ci auguriamo che quanto prima si giunga a un via libera completo».
Dopo oltre un anno di sostanziale blocco del settore alberghiero, con fatturati in picchiata e una domanda di fatto ridotta a zero, un pizzico di ottimismo è comunque d'obbligo.


LA PROSPETTIVA

«Se si procederà con le vaccinazioni a un ritmo serrato ed entrerà in vigore il lasciapassare che consentirà gli arrivi anche dall'estero dice ancora il direttore di Federalberghi -, stimiamo di poter riprendere a marciare con una certa continuità dalla seconda metà di maggio fino alla fine di ottobre, vale a dire il secondo ciclo di alta stagione dell'anno, dopo che il primo se n'è andato in fumo. In questo caso, stimiamo di poter riaprire il novanta per cento degli alberghi, complessivamente 95 fra Abano e Montegrotto. Anche se gli indici di riempimento difficilmente raggiungeranno l'85-90 per cento dei periodi pre-pandemia. Speriamo di arrivare a un 65-70 per cento. Il che significa, su una media di 150 posti-letto per stabilimento, occuparne dai 100 ai 110».

IL PONTE DI MAGGIO

Al momento, però, il piano di ripartenza del governo Draghi non ha avuto come conseguenza un'impennata delle prenotazioni. «Finora ne abbiamo registrate poche, perché in tutti questi mesi di pesanti limitazioni e chiusure improvvise molti clienti sono rimasti, per così dire, scottati e non si sono fidati sottolinea Gottardo -; quindi continuano a mostrare una certa prudenza. In tanti di loro c'è poi il timore di dover sborsare delle penali in caso di disdetta. Ma da questo punto di vista, possono stare tranquilli: i nostri hotel non ne prevedono, anche nell'eventualità di una rinuncia dell'ultimo minuto. In definitiva, queste sono tutte dinamiche che non ci consentono di fare previsioni attendibili nel breve periodo. In tempi di Coronavirus conclude il direttore dell'ente di categoria una prenotazione può arrivare anche due, tre giorni prima». 



      
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Il Gazzettino