Il Comune nega i contributi per l'asilo ai genitori novax: «Proteggiamo i figli»

Bambini in un asilo
SPRESIANO - Niente contributi comunali per i genitori che mandano i propri figli con meno di 3 anni in nidi in famiglia no-vax o free-vax. Cioè che non rispettano la legge...

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SPRESIANO - Niente contributi comunali per i genitori che mandano i propri figli con meno di 3 anni in nidi in famiglia no-vax o free-vax. Cioè che non rispettano la legge sull’obbligo vaccinale. La decisione presa dalla giunta del sindaco Marco Della Pietra è netta. Ieri è stata approvata la delibera che prevede l’assegnazione di aiuti economici per calmierare le rette dei nidi pagate dalle famiglie con un Isee inferiore a 28mila euro. Non ci sono scaglioni. A chi sta sotto l’asticella vanno 125 euro al mese,  fino a un massimo di dieci mesi all’anno. Ma con un vincolo ben preciso.

Il Comune non darà un solo euro alle famiglie che iscrivono i loro piccoli in strutture, tra asili nido, nidi in famiglia e tagesmutter, che accolgono anche famiglie novax, e quindi bambini non vaccinati. Nulla di nulla.

«Non daremo contributi ai nidi che non applicano l’obbligo vaccinale – mette in chiaro Paolo Tagliapietra, assessore alla scuola – le strutture che non sono chiamate a rispettare la legge Lorenzin, devono comunque presentare una dichiarazione volontaria con cui si impegnano a seguire la normativa in materia di vaccini. In caso contrario, non verranno erogati contributi comunali». «In pratica – specifica – assegneremo i contributi alle famiglie, tramite le scuole, solo se le famiglie in questione sceglieranno una struttura che per legge o attraverso una dichiarazione scritta rispetta l’obbligo vaccinale».

L’obiettivo è chiaro: il Comune non intende in alcun modo favorire la nascita di asili parentali organizzati da famiglie novax per aggirare l’obbligo vaccinale, valido per legge solo per le scuole pubbliche, paritarie e riconosciute. Mettere in piedi attività del genere non è troppo complesso. È sufficiente che un gruppo di famiglie contrarie ai vaccini si uniscano e individuino una persona a cui lasciare i loro piccoli durante il giorno. Tecnicamente si può fare. Oltre agli asili novax, poi, ci possono essere anche quelli free-vax. Cioè quelli che accolgono tutti, senza fare differenze. «Ci teniamo al rispetto della legge e alla tutela della salute dei bambini – sottolinea l’assessore – bisogna tutelare i bambini che non possono essere vaccinati o che non rispondono ai vaccini. Noi abbiamo scelto di farlo in questo modo». A Spresiano, oltre al nido collegato all’asilo parrocchiale, ci sono almeno altri due nidi in famiglia. E potrebbero essercene anche altri non censiti. Sono avvisati: se vorranno che le famiglie dei loro iscritti possano avere i contributi comunali, dovranno certificare di rispettare in tutto e per tutto la legge Lorenzin.


Allo stesso tempo, la giunta Della Pietra ha aumentato lo stanziamento in bilancio per calmierare le rette delle materne, sia paritarie che private, frequentate da bambini tra 3 e 6 anni. Si è passati da 160mila a 180mila euro. I contributi vengono erogati in base all’Isee, stavolta a scaglioni. Si arriva fino a 690 euro. Una retta piena da 210 euro al mese, ad esempio, può scendere fino a 150 euro, con servizio mensa incluso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino