Sostenibilità, Rovigo precipita: ultima nel Veneto. Male trasporti, rifiuti, energie e cemento

Rovigo crolla nella classifica della sostenibilità
ROVIGO - Una fotografia impietosa, che vede Rovigo al 94. posto su 105 città nella classifica Ecosistema Urbano 2022, realizzata da Legambiente e Ambiente Italia,...

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ROVIGO - Una fotografia impietosa, che vede Rovigo al 94. posto su 105 città nella classifica Ecosistema Urbano 2022, realizzata da Legambiente e Ambiente Italia, giunta alla 29. edizione, che misura la sostenibilità dei Comuni capoluogo. Se già l'87esimo posto dello scorso anno appariva come una bocciatura, il dato di quest'anno, su dati riferiti però al 2021, peggiora ulteriormente la situazione. E pensare che, nel 2016, quando Rovigo si era piazzata 60esima, non erano comunque mancate polemiche relative ad alcuni dei 18 parametri, che in qualche caso dipendono dalle politiche attive, in altri dalle infrastrutture, in altri ancora dai comportamenti individuali. Inutile dire che si tratta del risultato peggiore del Veneto: Belluno è addirittura terza, Treviso sesta, Venezia tredicesima, Padova 29esima, Vicenza 37esima e Verona, che pure non va affatto bene, 83esima. Le vicine Mantova e Ferrara, invece, sono decima e 17esima.

I PARAMETRI
La classifica, che misura la salute ambientale delle città, ha cinque assi principali: aria, acqua, rifiuti, mobilità, energia. E Rovigo mette insieme alcune mancate risposte al questionario di Legambiente, come sugli alberi ogni 100 abitanti in aree di proprietà pubblica, finendo così nella lista dei peggiori in assoluto, con performance pessime, peggiori rispetto allo scorso anno. In particolare, spicca il 91. posto per passeggeri del trasporto pubblico, con 6,8 viaggi l'anno per abitante, in calo rispetto all'89. posto con 7,6 dell'anno precedente, che pure era stato l'anno del Covid, nonché il dato relativo ai rifiuti prodotti, con la discesa dalla 83esima posizione alla 93esima, per effetto delle 614,6 tonnellate l'anno di "scoasse" per abitante rispetto alle 589,2 dell'anno precedente. E peggiora anche la raccolta differenziata, dal 62,8% che valeva il 57esimo posto, al 61,1% che significa 63esimo posto. Altre posizioni in classifica vengono perse perché altre città migliorano, mentre Rovigo no. Come sul solare pubblico, fermo a 0,2 kW di potenza installata su edifici pubblici ogni mille abitanti, con la discesa dalla 92esima alla 97esima posizione. E come sul trend di consumo di suolo in rapporto ai residenti e del livello di urbanizzazione in rapporto ai residenti, scendendo analogamente dal 92esimo al 97esimo posto. Idem per le isole pedonali, con 0,22 metri quadrati per abitante e la posizione che passa dalla 95esima alla 96esima.

CICLABILITÀ
Anche in due dei punti di forza, che comunque vedono Rovigo nella parte alta della classifica, viene perso terreno. È il caso delle piste ciclabili: con 7,965 metri equivalenti di rete ciclabile ogni 100 abitanti, scivola dal 31esimo al 45esimo posto. Ma è anche il caso del verde urbano, con una leggera riduzione dei metri quadri per abitante, che scendono a 32,2 dai 32,4 della rilevazione precedente, facendo passare dalla 34esima alla 36esima posizione.

L'ACQUA
Sull'acqua il capoluogo polesano, pur galleggiando senza brillare, ha una delle poche voci in miglioramento, quella dei consumi idrici, con l'uso giornaliero pro capite di acqua potabile per uso domestico che cala da 147,2 a 141 litri per abitante, facendo risalire 10 posti nella classifica, dal 52esimo al 42esimo. Sulla copertura della rete fognaria, pari al 91,9%, rimane stabile alla 56esima posizione, mentre perde terreno, o meglio acqua, per quanto riguarda la dispersione della rete idrica, passando dal 36% al 38% di differenza tra acqua immessa in rete e acqua realmente consumata e affondando dalla 60esima alla 64esima posizione.

L'ARIA


Il paradosso è che qualche miglioramento si registra su uno dei fronti storicamente peggiori di Rovigo, ovvero quello dell'inquinamento atmosferico: il valore medio annuale di Pm10 cala da 32,5 a 29,5 microgrammi per metro cubo, e la posizione passa dalla 90esima all'82esima, mentre la media dei giorni di superamento della media mobile dell'ozono passa da 30 a 17,5, passando dalla 55esima alla 44esima posizione. In controtendenza in questo ambito, il biossido d'azoto, con il valore medio annuale che cresce da 21,5 a 22,5 microgrammi per metrocubo, facendo scendere Rovigo dalla 45esima alla 49esima posizione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino