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VENEZIA - Galleggia a pelo d'acqua, catturando ogni genere di detrito intercettato in superficie, anche microplastiche e microfibre che, seppur invisibili all'occhio umano, rappresentano il principale nemico dell'ecosistema. Scambiandole per cibo, sono sostanze di cui i pesci si nutrono, col rischio di ritrovarcele poi sulle nostre tavole. È Seabin, il cestino mangiarifiuti che ieri è stato installato al Marina Santelena, a Castello, e al Marina Fiorita di Treporti. Un'iniziativa inserita all'interno della campagna Un mare di idee per le nostre acque (al suo secondo anno) promossa da Coop Italia in partnership con LifeGate e in collaborazione con Coop Alleanza 3.0. I due nuovi Seabin si aggiungono al terzo gemello già posizionato nei mesi scorsi all'isola della Certosa, dove finora sono stati raccolti oltre 170 chilogrammi di rifiuti galleggianti, pari al peso di più di 11mila bottiglie di plastica da mezzo litro. Accanto a Findus, alla campagna si unisce anche il Gruppo Fater, leader di mercato nel settore dei prodotti per l'igiene personale e della casa, con l'obiettivo di tutelare il nostro pianeta dalle cattive abitudini dell'uomo.
RIFIUTI GALLEGGIANTI
«Seabin lavora 7 giorni su 7, 24 ore su 24, restando acceso sempre a parte in caso di mareggiata illustra Lajal Andreoletti, responsabile dei progetti ambientali LifeGate, spiegando come gli ultimi due cestini veneziani siano il 44esimo e 45esimo presenti sul territorio nazionale Viene installato in quello che è chiamato punto di accumulo, dove cioè le correnti tendono a far depositare i rifiuti galleggianti.
Il Gazzettino