ERACLEA (VENEZIA) - È stato indagato per omicidio stradale e per guida in stato di ebbrezza alcolica, T.M., il 26enne che si trovava alla guida della moto schiantatesi...
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Oltre all'omicidio stradale, da prassi per fatti di questo genere, gli inquirenti hanno aggiunto lo stato di ebbrezza in quanto dagli esami successi sarebbe risultato un tasso alcolico di 1 g/l (rispetto al massimo di 0,50 previsto dalla legge). Il magistrato ha, quindi, disposto l'autopsia sul corpo della giovane e la perizia dinamica per accertare le cause del tragico incidente. Il fatto verso le 23.30 di lunedì. I due stavano rientrando, in sella della Ducati Monster di proprietà di T.M., dalla Fiera del Rosario di San Donà di Piave, dove a quanto pare Sara Guernier aveva lavorato. Arrivati in località Tombolino di Eraclea, per cause che dovranno essere accertate, nella curva destrorsa, il mezzo è sbandato, andando tutto a sinistra ed impattando contro il guard-rail. La giovane è rimasta a terra; per lei non c'è stato nulla da fare. Il giovane si è rialzato ed ha tentato di fermare una Toyota Yaris condotta da una ragazza originaria della Toscana, ma residente ad Eraclea; quando ha visto il giovane in mezzo alla strada, si è probabilmente spaventata, ha sterzato ed è finita a sua volta contro il guard-rail. Le indagini successive avrebbero dimostrato che T.M. non è stato colpito dalla Yaris. I due mezzi erano stati posti sotto sequestro.
SGOMENTOLa morte di Sara ha creato sgomento e profondo dolore: era molto conosciuta in tutto il territorio. Aveva lavorato per qualche anno alla pizzeria Capri, vicino a piazza Drago; da qualche mese era alle dipendenze della caffetteria Dersut di piazza I Maggio. Anche se pare avesse altri progetti, che l'avrebbero portata all'estero, così almeno avrebbe confidato al titolare della Dersut. Tanti i commenti lasciati sul suo profilo Facebook, a cominciare dal suo coinquilino. «Saretta mia... ho vissuto con te i momenti più belli e i più brutti della mia vita. Sei stata l'amica che tutti nella vita dovrebbero avere, una coinquilina, una sorella, una mamma: sei stata davvero tanto per me e continuerai ad esserlo. Non trovo forza nè parole, ma tanto ora come ora non servono a nulla. Ci tengo a dire, però, a chi non ti conosceva che non eri come tutte le altre eri TU: una ragazza semplice, con sani valori grazie alla tua famiglia e all'amore per essa e per i tuoi amici. Sto scrivendo dalla nostra casa e non riesco a stare fermo perché ogni angolo della casa mi ricorda te. Dammi la forza, dammi la felicità che sprizzavi da tutti i pori e fammi andare avanti in questa vita ingiusta. Ti voglio bene cucciola mia».
PERSONA STUPENDAPoi una sua cara amica: «Ancora non ci credo. Poco più di due settimane fa ero con te, a casa tua che, come dicevi tu, era anche casa mia, la tua porta per me era sempre aperta! Mi dicevi sempre: quando sei stanca e vuoi staccare da tutto, scappa e vieni da me! E non solo per me era così, perché questa eri TU: una ragazza a dir poco STUPENDA, di cuore, solidale, sempre sorridente. Ti ho voluto, ti voglio e ti vorrò per sempre bene. Veglia su di me, perché so che in qualche modo ti avrò vicina. Saluta il mio papà, vedrai, anche lui é un figo, ti piacerà! Grazie, grazie di esserci stata per me... non ti dimenticherò mai. Sara lascia la sorella Marta ed i genitori Claudio e Barbara, residenti a Stretti di Eraclea. La data dei funerali non è stata ancora fissata.
Fabrizio Cibin Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino