VENEZIA «Non è più tempo di perdere tempo, questa città grida aiuto, c'è bisogno di mettersi tutti insieme per ultimare il Mose». Lo ha...
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Sia al suo arrivo che poi a San Marco c'è stata qualche contestazione: «Basta passerelle, vergognati» ha urlato un gruppetto di veneziani.
Salvini ha sottolineato che gli emendamenti della Lega alla manovra servono proprio ad accelerare e «a far funzionare il Mose subito.
«Non possiamo andare avanti così, aiutaci tu!» è l'accorato invito rivolto da alcuni negozianti di San Marco di fronte all'ennesimo allagamento che provoca danni ingenti alle imprese. «Questa città muore, bisogna fare qualcosa», aggiungono gli esercenti che si avvicinano a Salvini che ha 'guadato' la Piazza completamente allagata. Salvini ascolta, assicura il proprio impegno e prima di lasciare la zona va a sincerarsi personalmente dei danni provocati dall'alluvione in alcuni negozi.
Governatore - «Posso dire per l'esperienza commissariale che ho, con due eventi calamitosi, l'alluvione del 2010 e la tempesta di Vaia l'anno scorso, dico qui sono decine o centinaia di milioni di euro. C'è Venezia che è devastata, Pellestrina che ha avuto per 24 ore un metro di acqua in casa, ci sono argini rotti» ha detto il governatore Luca Zaia. «C'è la necessità - ha aggiunto - che il Governo, che ha recepito la mia richiesta di dichiarazione dello stato di crisi, provveda a stanziare copiosamente risorse per fare fronte alle necessità dei veneziani». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino