ROVIGO - Ancora una spaccata ai danni del negozio “Non solo divise”, in corso del Popolo. Nella notte tra giovedì e venerdì due malviventi,...
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IL COLPO
Sono le 3.20 quando la videosorveglianza del negozio di divise cattura l’immagine di un ragazzino che a volto scoperto abbassa l’obiettivo di una delle telecamere che guarda le vetrine, dal lato di ponte Marabin. Nel frattempo il complice inizia a colpire con un martello il vetro per mandarlo in frantumi, riuscendoci. A essere svegliato dal quel strano rumore è un residente in zona il quale, affacciandosi dalla finestra della camera da letto, vede chiaramente i due ladri intenti a mettere a segno una spaccata e avverte la polizia. Nel frattempo i due ladri riescono a intrufolarsi nel negozio e a pochi secondi dall’entrata in funzione dell’allarme scappano con sei pistole a salve prese da uno scaffale. Durante la fuga, però, i due giovani incrociano la Volante e decidono dunque di abbandonare parte del bottino lungo il Corso. Scappano con due delle sei armi appena rubate, ma la loro fuga è davvero breve: sono stati trovati, poco dopo, nella propria abitazione dagli agenti che li avevano precedentemente riconosciuti.
I COLPEVOLI
Si tratta di due minorenni già noti alle forze dell’ordine, uno dei quali con alle spalle una serie di piccoli reati contro il patrimonio. Fermati e accompagnati in Questura, i due minorenni non avrebbero rivelato il nascondiglio della refurtiva, due pistole a salve che a detta del negoziante derubato appaiano all’occhio inesperto identiche alle armi vere, dunque facilmente utilizzabili da malintenzionati. Per il negozio, da quattro anni trasferitosi dalla galleria Rhodigium sul Corso, i furti di armi sono ormai un vero e proprio incubo.
PERSECUZIONE
«È la terza volta che sono vittima di spaccate - racconta il proprietario - Due anni fa era stata una baby-gang a mettere a segno un furto nel mio negozio. Mi avevano rubato tutte le pistole, mai più ritrovate. Anche in quel caso a immortalare gli autori del furto e renderli riconoscibili erano state le immagini delle telecamere di videosorveglianza che ho installato. Tra l’altro, uno dei due ragazzi immortalati dalla telecamera durante il furto era venuto il giorno prima a dare un’occhiata alle pistole. Evidentemente era una scusa per controllare la posizione delle telecamere».
Sempre una baby gang avrebbe messo a segno, nei giorni scorsi, una serie di furtarelli negli spogliatoi della piscina Baldetti, episodi sui quali la Questura sta indagando. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino