La denuncia: «Frazioni della città lasciate nell'abbandono più totale»

La denuncia: «Frazioni della città lasciate nell'abbandono più totale»
ROVIGO - Una situazione allarmante in uno stato di totale abbandono: è quella delle frazioni rodigine, a cominciare da Grignano Polesine, denunciata dal consigliere...

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ROVIGO - Una situazione allarmante in uno stato di totale abbandono: è quella delle frazioni rodigine, a cominciare da Grignano Polesine, denunciata dal consigliere comunale della lista civica Menon, Mattia Milan.

«Se le strade che portano al governo della città sembrano fumose, lastricate di dubbi e perplessità - attacca Milan con chiaro riferimento alla situazione di stallo delle ultime settimane dell'Amministrazione Bergamin dopo l'azzeramento della giunta -, quelle che portano alle nostre case, scuole, al lavoro, sono in condizioni terrificanti».
Non le manda a dire il consigliere dell'area Menon che critica la gestione delle frazioni da parte di Palazzo Nodari, replicando a chi vede l'attuale sindaco come protagonista della storia del capoluogo, volendo titolare il capitolo Le frazioni abbandonate, parte finale o almeno così spera Milan, riproponendo la querelle che ormai da mesi attanaglia Cantonazzo e Granzette, i cui residenti sono intervenuti con tanto di incursione in consiglio comunale per esprimere il proprio malcontento per una strada bloccata da mesi e che costringe a incredibili variazioni di tragitto.
Non va meglio, tuttavia, nelle altre zone direttamente collegate al centro, con gli annosi problemi delle buche ma non solo.
 
ASFALTATURE ASSENTI«Sono due settimane che gli asfalti, o ciò che ne è rimasto, sono asciutti, pronti per gli interventi di sistemazione - continua Milan - E sono mesi che personalmente scrivo agli uffici per intervenire in via Massimo d'Azeglio, principale arteria che porta al centro di Grignano. Qui, oltre al danno, la beffa: in attesa di sistemazione, qualcuno è sì passato, ma ha ci ha messo solo un paio di cartelli».
Indicazioni verticali che d'altronde ormai tappezzano le vie cittadine limitrofe, da Borsea a Concadirame, tanto da essere diventati quasi parte del tessuto stradale e, in qualche caso, più che risolvere il problema o perlomeno segnalarlo, ne hanno aggiunto altri. «Penso anche alle condizioni dei giardini pubblici - va ancora avanti Milan -. Un cancello d'entrata pericolante che necessita di manutenzione alla base delle colonne, chiuso con transenne da mesi, oltre a muretto e recinzione fatiscenti. Infine la piazza con la segnaletica inesistente, e i punti pericolosi ad esempio in prossimità di via ponte dell'Asino, teatro di diversi incidenti».

APPELLO AL SINDACOIl consigliere chiude l'intervento con un invito diretto al sindaco. «Caro Bergamin, la situazione è questa e mentre da settimane sentiamo parlare di un ridicolo ed imbarazzante, ipotetico e fantastico valzer di poltrone, la città sta morendo: priva di interventi, priva di una guida, assetata di giustizia o molto semplicemente di qualche segnale di presenza. La gente vuole fatti. L'amministrazione o l'amministratore unico nel nostro caso, è fermo, in panne da tempo di fronte a una comunità che non merita tutto questo e che oggi chiede giustamente e a gran voce di essere rispettata». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino