ROVIGO - Una notte di ordinaria follia, proprio ai piedi del campanile del Longhena terminata con un arresto dopo una lunga schermaglia culminata con un vero e proprio...
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CHIAMATA DI RINFORZI
Vista anche la presenza di altri ragazzi in quello scorcio di piazza, i poliziotti hanno chiesto il supporto di un’altra pattuglia. A intervenire quasi immediatamente è stata una gazzella dei carabinieri. Invece di capire che era finito il tempo delle smargiassate, il 20enne, insieme ai due che si trovavano con lui sull’auto, hanno oltrepassato il limite. Non solo urlando di tutto all’indirizzo degli uomini in divisa che avevano davanti, ma arrivando addirittura a scontrarsi fisicamente con loro. Nel frattempo, anche altri dei giovani che si trovavano sotto il portico della Rotonda sono intervenuti nel marasma, con scene abbastanza surreali di ragazzini che si slanciavano urlando verso carabinieri e poliziotti, venendo fermati da altri ragazzini meno irresponsabili.
AGENTI AGGREDITI
Una situazione decisamente delicata per chi si è trovato a fronteggiare questo gruppo sconsiderati, poco più che maggiorenni, qualcuno forse nemmeno. I due poliziotti e i due carabinieri, tuttavia, sono riusciti a mantenere il controllo, lasciando correre su alcuni atteggiamenti e focalizzando l’attenzione sul 20enne, che è stato preso sottobraccio e portato nell’auto di servizio. Non senza difficoltà e con le urla dei giovani che nel frattempo avevano richiamato l’attenzione di qualcuno dei residenti, affacciatosi per capire cosa stesse accadendo e quasi increduli nel vedere il livello raggiunto dall’impudenza dei ragazzini. Il tutto è durato per circa tre quarti d’ora, con una seconda pattuglia di carabinieri arrivata in ulteriore supporto. La pantera della squadra volanti e le due gazzelle dei militari sono poi partite in direzione Questura per i passaggi burocratici dell’arresto in flagranza per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e rifiuto di sottoporsi ad accertamento alcolemico.
Su disposizione del pm di turno il 20enne è stato poi accompagnato in carcere, dove ha trascorso tutta la giornata di ieri in attesa della direttissima che si terrà questa mattina. Un poliziotto e un carabiniere sono poi andati a farsi medicare in pronto soccorso le lesioni, seppur lievi, riportate nella colluttazione, ricevendo una prognosi rispettivamente di 2 e 5 giorni.
SFREGIO AL MONUMENTO
Nel frattempo gli amici del 20enne, dopo che polizia e carabinieri se n’erano andati, hanno continuato con i comportamenti sopra le righe. Uno di loro, dopo aver urinato sul campanile, ha poi continuato a urlare, arrivando a battere con i pugni in uno sfogo tardoadolescenziale sui vetri delle finestre di una casa affacciata su piazza XX Settembre. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino