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ROSOLINA - Il tratto terminale dell’Adige è sotto costante monitoraggio dopo l’ondata di maltempo che ha colpito la regione. Il fiume ormai da un paio di giorni sta riversando verso il mare l’enorme quantità di acqua caduta nei giorni scorsi e i tanti detriti raccolti lungo la corsa verso il mare. «Al momento la situazione è sotto controllo - rassicura il sindaco Franco Vitale - calato il vento di Scirocco, il mare sta ricevendo le acque che defluiscono ora con maggior facilità. Voglio ringraziare i volontari della Protezione Civile dei gruppi Alta-Rosolina, di Loreo e Adria, il personale di Anas, Vigili del Fuoco e della Polizia che effettuano un servizio di sorveglianza lungo gli argini per prevenire situazioni di criticità».
L’ALLARME PER IL PONTE
L’allarme è suonato a partire dalla giornata di martedì, quando le acque dell’Adige si sono gonfiate nel tratto verso la foce. A preoccupare, in particolar modo, la situazione all’altezza del ponte lungo la Romea visto che qualche metro sotto la carreggiata, attorno ai piloni, si trovano ancora le impalcature del cantiere Anas. Come già avvenuto solo qualche mese fa, l’inevitabile arrivo di alberi e detriti di ogni genere sarà rallentato da queste strutture, che potrebbero riportare dei danni o addirittura aumentare la pressione esercitata sul ponte. Impressionanti le acque alte e zone golenali allagate fino alla foce, ma il solo fatto che non soffi più lo Scirocco ha parzialmente rassicurato. Nei giorni scorsi, intanto, le forti mareggiate hanno rosicchiato in maniera più o meno importante il litorale di Rosolina Mare e Albarella.
EROSIONE
Il fenomeno dell’erosione, in una dinamica che si ripete ormai nel tempo, anche stavolta si è concentrata in maniera evidente sul tratto nord di Rosolina Mare, tra la foce dell’Adige-Casoni, il villaggio Rosapineta Nord e gli stabilimenti del centro, e allo stesso modo ha colpito soprattutto la spiaggia di Capo Nord ad Albarella. Scalini più o meno evidenti si sono formati sul litorale e sono stati messa a dura prova alcuni tratti degli argini realizzati a fine stagione per proteggere le spiagge.
RIPRISTINO PROGRAMMATO
«Presto dovremo programmare i lavori di ripristino - conferma il direttore di Albarella, Mauro Rosatti- perché le quantità di sabbia che sono state asportate dalle maree sono veramente notevoli». Stesso discorso vale per Rosolina Mare, dove già erano bastate due anomale mareggiate agostane per compromettere il ripascimento di 80mila metri cubi realizzato tra giugno e luglio. L’altra faccia della medaglia, è che al contempo le lagune di Caleri e Marinetta rischiano invece di finire interrate.
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Il Gazzettino