Rivolta nella comunità per telefono e cellulari ritirati: sette denunciati

Rivolta nella comunità per minori
PADOVA - In una comunità per minori, ieri pomeriggio alle 17, è scoppiata una rivolta. Sette ragazzi, tra i quindici e diciassette anni, si sono barricati in una...

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PADOVA - In una comunità per minori, ieri pomeriggio alle 17, è scoppiata una rivolta. Sette ragazzi, tra i quindici e diciassette anni, si sono barricati in una stanza della struttura. Motivo? Volevano rientrare in possesso dei telefoni cellulari e delle sigarette, presi in consegna dagli operatori del centro. La situazione di alta tensione è durata per un paio d'ore, fino a quando c'è stato l'intervento dei carabinieri. I giovani, un italiano, due albanesi e quattro nordafricani, nel tentativo di scappare ai militari hanno sparato la schiuma di alcuni estintori per i corridoi della comunità: sono stati tutti denunciati per danneggiamento.


LA PROTESTA. I sette minorenni, ragazzi difficili con precedenti penali e provenienti da famiglie dove la violenza è di casa, si sono ribellati alle regole del centro. Volevano riavere i loro smartphone e i loro pacchetti di sigarette. E al grido basta ridateci le nostre cose, si sono barricati all'interno di una stanza al primo piano della struttura immersa nella campagna. Gli operatori e gli educatori della comunità hanno provato a convincerli a uscire, ma quando hanno capito che la situazione stava sfuggendo loro di mano hanno chiamato i carabinieri. 

L'INTERVENTO. Gli uomini dell'Arma sono arrivati al centro con cinque pattuglie e con il supporto di due mezzi dei vigili del fuoco, un'ambulanza della Croce Verde e una macchina della polizia. I militari hanno provato a convincere i ragazzi a desistere e a uscire dalla stanza, ma non si sono arresi. Anzi, appena hanno visto i carabinieri si sono agitati e hanno iniziato a sparare la schiuma di alcuni estintori per i corridoi della struttura. A questo punto i militari, con l'aiuto dei pompieri attraverso un'autoscala, sono saliti sul tetto del centro e si sono calati dall'alto all'interno della comunità. I sette minorenni in pochi secondi si sono visti accerchiati e sono stati costretti ad arrendersi. Alcuni si sono calati anche da un balcone al primo piano nel tentativo di fuggire, ma ad aspettarli c'erano sempre i carabinieri.


LE DENUNCE. I sette ragazzi sono stati tutti denunciati per danneggiamento. Infatti oltre ad avere imbrattato la struttura con la schiuma degli estintori, hanno anche cercato di sfondare la porta del magazzino dove gli operatori hanno depositato i loro telefoni cellulari e le loro sigarette. I sette saranno anche trasferiti da quel centro, per essere ospitati in altre comunità. Inoltre saranno divisi, così da non ricreare più una banda.
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Il Gazzettino