Tremendo incidente: salvò la vita a un mestrino 40enne, ora lo cerca: «Vorrei tanto rivederlo»

Jari Gavioli, salvò la vita a un camionista di Mestre, adesso lo cerca
MESTRE - AAA Mauro cercasi. Identikit: uomo di corporatura robusta,...

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MESTRE - AAA Mauro cercasi. Identikit: uomo di corporatura robusta, camionista, mestrino, intorno ai 40 anni. Segni (o meglio, esperienze) particolari: coinvolto in un tremendo incidente in autostrada nel 2003. A distanza di 16 anni, l'uomo che allora lo strappò dall'abitacolo prima che il camion si incendiasse, vorrebbe incontrarlo. Jari Gavioli, 40 anni, archeologo di origini piemontesi ma residente a Pozzuoli, ha rivolto in questi giorni il suo appello in tutte le pagine Facebook della città. «Ci ho pensato tante volte, in passato - racconta - avrei sempre voluto incontrarlo di nuovo, mi farebbe piacere prendere una birra insieme a lui». Quel momento non se lo dimenticherà mai. «Io e un mio collega stavamo tornando da un sopralluogo a Gemona, in Friuli - spiega - quando, saremo stati a una trentina di chilometri dalla barriera di Mestre, abbiamo visto questo tamponamento tra camion. Da uno (di cui  ricordo solo il colore, giallo acceso) provenivano le grida di questo ragazzo, erano strazianti. Ci siamo fermati per aiutare e mi sono accorto che una gamba era corta la metà dell'altra, ma grossa il doppio. Probabilmente si era rotto il femore». A quel punto, Jari ha cominciato a tirare verso di se con forza il volante, per liberare il camionista intrappolato. «Ho chiesto aiuto a un altro automobilista che si era fermato, da solo non ce la facevo. Abbiamo fatto leva fino a quando volante e cruscotto non si sono staccati. Allora siamo riusciti a portare in salvo quel ragazzone: era grande e grosso e piuttosto pesante, lo ricordo bene. Dopo pochi attimi, il camion ha preso fuoco». L'unico dettaglio sulla sua identità l'ha rivelato lui stesso, parlando con il medico del pronto soccorso. «A dire la verità, le prime parole sono state una esclamazione (irripetibile) tipica del Veneziano - scherza - poi ha detto di chiamarsi Mauro e di essere di Mestre. Avrà avuto quattro o cinque anni più di me allora. Ho provato più volte a telefonare in ospedale, ma non sono riuscito a capire dove l'avessero portato e non ho più avuto sue notizie. Vorrei sapere se sta bene, se si è ripreso completamente, se oggi fa ancora quel lavoro. Può sembrare sciocco, ma è una curiosità che ho tenuto nascosta per troppo tempo. Spero che il mio appello serva a qualcosa, e qualcuno sia in grado di aiutarmi a trovarlo». 

D.Tam. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino