Pistola in pugno, affronta tre giovani e li rapina di portafogli e cellulari

La denuncia nel cuore della notte
PADOVA - Si stavano concedendo una passeggiata notturna in una stradina periferica, a due passi dal casello di Padova Ovest. Tre amici, tutti padovani, sono incappati in una...

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PADOVA - Si stavano concedendo una passeggiata notturna in una stradina periferica, a due passi dal casello di Padova Ovest. Tre amici, tutti padovani, sono incappati in una brutta disavventura. Uno sconosciuto li ha affrontati pistola in pugno, obbligandoli a consegnargli portafogli e telefoni cellulari per poi dileguarsi nella notte senza lasciare traccia. Del caso si stanno occupando gli investigatori della Squadra mobile, guidati dal vicequestore Carlo Pagano, che contano di risalire in tempi brevi all’identità dell’autore della rapina.

IL FATTO
Il malvivente avrebbe agito poco prima dell’una e trenta di notte. Il terzetto, composto da due 24enni e da un ventitreenne, tutti residenti in città, stava camminando lungo via Tergola, una stradina buia e periferica senza uscita. All’improvviso sarebbero stati avvicinati da uno sconosciuto. Inizialmente quest’ultimo avrebbe chiesto con modi gentili una sigaretta. Ma quando uno dei tre ragazzi ha preso in mano il pacchetto per offrirgliela il malvivente, con un gesto fulmineo, ha estratto dal giubbotto una pistola puntandola contro i ragazzi. Non sarebbe stato di troppe parole. Sotto la minaccia dell’arma li ha costretti a consegnare portafogli e telefoni. Terrorizzati, gli amici non hanno potuto far altro che obbedire. Il primo gli ha dato il portafogli con sessanta euro mentre gli altri due non avevano con sé denaro contante. Il rapinatore si è comunque portato via documenti ed effetti personali, oltre ai tre cellulari.
In un attimo si è dileguato nell’oscurità. Le vittime l’hanno visto correre in direzione di via Po. Il malvivente è però sparito ben presto dal loro punto di osservazione. Non sono stati in grado di riferire se avesse una macchina parcheggiata poco distante o se vi fosse un complice ad attenderlo nei paraggi. Senza soldi né telefoni, i tre non hanno potuto fare altro che raggiungere la questura a piedi. Erano ormai le tre del mattino quando hanno varcato la soglia degli uffici di piazzetta Palatucci. I poliziotti hanno raccolto la loro dettagliata denuncia.

LE INDAGINI


Le modalità del colpo farebbero pensare ad un rapinatore improvvisato, forse uno sbandato o un tossicodipendente in crisi di astinenza e in cerca di soldi per comprarsi la dose. Avrebbe agito a volto scoperto e i tre amici avrebbero avuto abbastanza tempo per stamparsi nella mente la sua fisionomia. É stato descritto come un uomo dell’apparente età di 30-35 anni, che si esprimeva in italiano, senza alcuna particolare inflessione dialettale. Gli agenti della Mobile hanno poi compiuto un’accurata perlustrazione del luogo in cui si è consumata la rapina senza peraltro raccogliere elementi utili all’individuazione del responsabile. Le indagini si basano quindi sulla descrizione fornita dalle vittime. E non è escluso che nelle prossime ore il terzetto possa essere chiamato ad operare un eventuale riconoscimento attraverso le foto segnaletiche.
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Il Gazzettino