Assalto ai distributori con le ruspe: arrestato il quarto uomo. Era scappato in Romania

Uno dei colpi messi a segno dalla banda delle ruspe
PORDENONE - La Polizia di Pordenone ha arrestato il quarto e ultimo componente di una banda specializzata negli assalti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORDENONE - La Polizia di Pordenone ha arrestato il quarto e ultimo componente di una banda


specializzata negli assalti con ruspe
ai distributori di carburante nel Nord Italia. Si tratta di un giovane di 22 anni
rintracciato in Romania, grazie al coordinamento del Servizio Centrale Operativo e del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia. I primi tre componenti della banda erano stati arrestati a metà maggio durante un'operazione di polizia transnazionale, condotta tra Italia e Romania. Il ragazzo, allora sfuggito alla cattura, è stato fermato dalla Polizia romena grazie al Mandato di Arresto Europeo emesso dal Gip del Tribunale di Pordenone: si era rifugiato da alcuni amici.
Il gruppo criminale, tra gennaio e aprile, aveva messo a segno numerosi furti in diverse province di Friuli Venezia
Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, nelle ore serali e notturne, assaltando diversi impianti di distribuzione
carburanti con l'utilizzo di ruspe, per mezzo delle quali sradicavano le colonnine di erogazione self-service asportandole con il denaro contante all'interno. Sono stati accertati profitti per decine di migliaia di euro
e provocati ingenti danni ai titolari delle stazioni di servizio. Il gruppo criminale giungeva in Italia prevalentemente
nei fine settimana, rubava «pick-up» e ruspe da cantieri o da depositi di noleggio delle macchine operatrici, entrava in
azione per poi espatriare nuovamente.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino