MESTRE - Ci sono 34 ettari di verde a portata di mano. Basterebbe un pezzullo di carta e cioè che il Comune scrivesse al Demanio - in questo caso al Magistrato alle acque - e...
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Peccato che l’attesa finora sia stata vana. Eppure di quel pezzo di terra si parla da parecchio dal momento che è prevista l’acquisizione al Parco di San Giuliano da quando il parco medesimo è nato. Con quei 34 ettari, San Giuliano arriverebbe a superare i 100 ettari di verde in riva alla laguna e diventerebbe il più grande parco esistente fra terra e acqua. Il problema è che il Comune non ha chiesto la sdemanializzazione un po’ perché si è dimenticato - nonostante la richiesta sia partita da tempo dall’assessorato all’Ambiente verso l’assessorato al Patrimonio, delegato ad istruire la pratica - e un po’ perché non ha in cassa il becco di un quattrino per mettere mano a quei 34 ettari che sono fantastici dal punto di vista ambientale, ma hanno bisogno di essere un minimo attrezzati. E qui casca l’asino, come direbbe Totò perché, proprio mentre si ragiona sul futuro del parco che, ad oggi, deve fare i conti con soldi (pochi) che arrivano dal Comune, ecco che giunge la proposta di creare un campo di golf al parco. Il contatto da parte degli investitori è avvenuto in via del tutto informale con il presidente dell’Ente parchi, l’arch. Gianni Caprioglio, il quale conferma, ma non aggiunge altro.
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Il Gazzettino