L'edizione 2019 del premio Rigoni Stern dedicata alla tempesta di Vaia

L'edizione 2019 del premio Rigoni Stern dedicata alla tempesta di Vaia
VENEZIA - È stata presentata oggi a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, la nona edizione del Premio letterario «Mario Rigoni Stern - per la...

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VENEZIA - È stata presentata oggi a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, la nona edizione del Premio letterario «Mario Rigoni Stern - per la letteratura multilingue delle Alpi». I temi che caratterizzeranno l'edizione 2019: la Tempesta Vaia dello scorso autunno, i boschi schiantati del Nordest, in particolare sull'Altopiano dei Sette Comuni, del Bellunese e del Trentino, e la riforestazione. Il Premio Rigoni Stern è nato per favorire lo sviluppo del contesto culturale poliglotta che fa riferimento all'arco alpino, promuovendo un Concorso di merito tra opere di narrativa e di saggistica dedicate alle Alpi, al loro paesaggio e alle loro genti. Istituito con l'intento di onorare la memoria di Mario Rigoni Stern e della sua opera, il Premio intende perpetuarne i valori di fratellanza tra i popoli, di rispetto dell'ambiente, di umanità alpina. Componenti della Giuria, i professori Ilvo Diamanti, Paola Maria Filippi e Mario Isnenghi, lo storico Daniele Jalla e lo scrittore Marco Albino Ferrari.


«È noto l'amore profondo che Mario Rigoni Stern aveva per il bosco - ha detto il presidente del Consiglio Veneto, Roberto Ciambetti - Il bosco per lo scrittore asiaghese non poteva essere abbandonato al suo destino, era il luogo dove stare in silenzio e in silenzio rigenerarsi l'anima. Ecco allora che sorge spontaneo pensare al bosco di Mario Rigoni Stern ferito alla fine dell'ottobre scorso e squassato da venti che hanno superato i 170 chilometri orari stravolgendo la piana di Marcesina e mutando il paesaggio di intere zone della nostra montagna». «Era inevitabile concentrare l'attenzione sui boschi feriti - ha sottolineato il Presidente del Premio, Sergio Frigo - perché fu proprio Mario Rigoni Stern il primo ad intravvedere la fragilità dei boschi ricostruiti nel corso del dopoguerra, e lo fece in un'occasione specifica, nel corso della consegna nel 1998 della Laurea honoris causa in Scienze Forestali da parte dell'Università di Padova; nel corso del suo lavoro e della sua vita, Mario Rigoni Stern aveva quindi sempre manifestato la questione del limite dello sviluppo, e sotto questo punto di vista il suo fu quindi un grido d'allarme ante litteram»
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Il Gazzettino