Bidelli malati, il cancello è chiuso studenti e professori sotto la pioggia

Il cancello chiuso dell'istituto per geometri Pertini
PORDENONE  - Studenti e professori sotto la pioggia, di fronte all’istituto Pertini di Pordenone, ad aspettare una chiave che non arriva. Tanti - e si parla ovviamente...

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PORDENONE  - Studenti e professori sotto la pioggia, di fronte all’istituto Pertini di Pordenone, ad aspettare una chiave che non arriva. Tanti - e si parla ovviamente degli studenti, non certo dei docenti - se ne sono anche andati, chi tornandosene a casa e chi “godendosi” un’inaspettata giornata libera. Tutta colpa di una serie di eventi che ha causato un blocco all’entrata della scuola.  Gli studenti assiepati di fronte al cancello. Con loro anche gli insegnanti. L’attesa per l’arrivo del collaboratore scolastico incaricato di aprire le porte e consentire l’ingresso. Ma per una concatenazione di eventi, di fronte all’ingresso non arriva nessuno. Sono le otto, l’istituto deve aprire, ma i dipendenti Ata che devono provvedere allo sblocco del cancello sono malati.  Sarebbero stati in due, ma entrambi sono a casa. Un terzo, invece, non è in possesso delle chiavi e non può dare una mano. A quel punto parte un giro di chiamate, per fare in modo che le attività scolastiche partano comunque, ma l’operazione si rivela più difficile del previsto. L’emergenza al Pertini ha inizio alle 7.30 del mattino, ma non viene risolta per un’ora. Non è un fatto ascrivibile a una presunta cattiva organizzazione, ma solo una sinistra sequenza di eventi sfavorevoli. Intanto fuori piove, sempre più intensamente, e studenti e professori continuano a guardare al di là del cancello nella speranza che qualcuno venga ad aprire. Ma la collaboratrice della dirigente scolastica, la terza persona in possesso delle chiavi del cancello, ha una visita medica programmata. La segretaria “corre” e al Mattiussi cerca una copia delle chiavi, che però non si trova. Partono telefonate incrociate, la tensione sale. Nel frattempo alcuni studenti chiamano a casa, sentono i genitori e rinunciano al giorno di scuola. 

LA SOLUZIONE
La dirigente scolastica, Alessandra Rosset, sfortunatamente non sta bene. Anche lei è a casa, ma si attiva per risolvere al più presto la situazione. «Una nostra collaboratrice, che ringraziamo di cuore, nonostante non fosse al lavoro è partita da casa, a Cordenons, per raggiungere l’istituto Pertini e aprire il cancello», ha spiegato la dirigente scolastica, Alessandra Rosset. A quel punto la maggior parte degli studenti è entrata al Pertini e ha proseguito la normale attività didattica. Chi invece aveva scelto di tornare a casa, oppure di approfittare del disguido per “godersi” una giornata libera, non è più stato avvistato. Un “bonus” non sperato che ha fatto felice qualche studente ma che per alcuni momenti ha messo in imbarazzo la dirigenza scolastica. 
LE REAZIONI

Alessandra Rosset, nonostante le non perfette condizioni di salute, ha gestito da remoto la situazione. Costantemente collegata al telefono con i suoi collaboratori, ha risolto il problema e successivamente si è preoccupata di contattare sia il personale che i genitori con una mail di scuse. «Ho pensato che fosse il caso di spiegare ciò che era successo - ha detto - e di assicurarmi che tutti fossero entrati in classe. Provvederemo, come scuola, a rifondere eventuali danni, magari causati dalla pioggia che potrebbe aver bagnato qualche libro in dotazione agli studenti. Faremo in modo che una cosa del genere non possa più accadere». Anche se, va specificato, si è trattato di una situazione-limite che ha visto coinvolti collaboratori, segretari e docenti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino